"Testimone nel tempo (volume II)", raccolta degli articoli scritti da Don Aldo Viviano |
marted́ 31 marzo 2009 | |
"TESTIMONE NEL TEMPO (VOLUME II)" DI DON ALDO VIVIANO È UNA RACCOLTA DEI SUOI ARTICOLI PUBBLICATI DAL QUOTIDIANO LUCANIA
Sono stati
raccolti da Don Aldo Viviano i suoi scritti
apparsi dal 19 dicembre 1991 al 20 dicembre 1992 sul quotidiano Lucania, e adesso
pubblicati (bozze di stampa revisionate a cura di Giovanna Iorio) nel volume "Testimone nel tempo (volume II)" (Edizioni
Serrapotimo, Carbone -PZ- ottobre 2007). Il libro è dedicato a mons. Antonio Rosario Menonna, "vescovo per eccellenza e dotto Presule della
Lucania risplendente dei Fasti di santità e cultura".
Nell'appendice, gli "Atti posteriori 2006/2007", con altri interventi dell'Autore: al 1° Convegno sulla Oncologia in Basilicata, organizzato dall'Associazione Onlus "Lina Buonfiglio" di Chiaromonte, a Montalbano Jonico il 29 aprile 2006; e alla presentazione del libro "Il Granduca di Costa Fiorita" di Pietro Giuseppe Lucarelli, a Colobraro il successivo 30 dicembre. Si ripropongono, inoltre, i documenti ufficiali (inclusi gli "Echi di stampa") del "Gemellaggio con la città di Castelforte (Laina) decorata di Medaglia d'Oro al Valor Civile e denominata Centro per la Pace", una doppia iniziativa svoltasi sempre nel 2006, a Carbone il 10 agosto e a Castelforte il 6 ottobre. Il testo si chiude con la sua nota della "Riapertura del massimo tempio cittadino. Parrocchia S. Luca Abbate". (S.V.) DON ALDO VIVIANO, "STELLA LUMINOSA" DEL FIRMAMENTO ECCLESIASTICO LUCANO Don Aldo Viviano, 54 anni di sacerdozio, è autentico pastore e figura presbiteriale di prim'ordine nella nostra regione, con la sua profonda espressione di una vocazione ispirata, temprata e lucida, e una intelligenza visionaria e impegnata al contempo, mai disgiunte dalla tensione verso gli umili, i meno fortunati e i bisognosi. Un'intima professione di fede e di propensione pubblica, la sua, riaffermate con saggezza, lungimiranza e affettuosità in oltre mezzo secolo di vita sacerdotale esplicatasi esclusivamente nel senso alto e nobile della missione e nel ricambiato amore, rispetto e stima dei parrocchiani non soltanto del potentino, a Senise e, soprattutto, a Carbone ("Paese che ho adottato sin dal primo giorno in cui ho messo piede su questa terra benedetta da Dio e dagli uomini"). Proprio dal piccolo centro ha irradiato la sua scintillante azione come guida spirituale e morale e autorevole formatore di giovani e studenti delle scuole secondarie, oltre che collaboratore giornalistico sensibile, curioso e aperto, e tuttavia sempre pienamente inserito nel flusso più generale dell'ampio dibattito sulle questioni cruciali della storia nazionale del nostro tempo. "Ho servito la gente ma non sono stato servo della gente", è un po' il suo motto. Rimarchevoli le sue molteplici attività di animatore culturale pluripremiato (a Soragna nel 1981; Guardia d'onore al Pantheon; dall'Accademia internazionale Federico di Svevia nel 1995); il San Valentino di Terni) nel generoso radicamento di ogni iniziativa nelle sue radici, dalle feste religiose patronali (che ha presieduto) alla fondazione della biblioteca parrocchiale (e della famiglia Cascini, 2000 antichi volumi donati all'Archivio di Stato di Potenza dalla nobile famiglia originaria di Castelsaraceno, catalogati da don Aldo e Pino Clemente, docente di Lettere), dalla promozione di sagre alla valorizzazione delle tradizioni popolari dal 1970 (di storia, costume, fotografia, presepe, natura e ambiente, gastronomia, carbonesi illustri), dai premi letterari e di poesia a livello circoscrizionale e regionale alle memorie celebrative (del "Dr Mario Egido Guerriero Medico Specialista"). Un'opera di evangelizzazione di ecumenismo esemplare incarnate da un eccellente teologo, anche scrittore, saggista e poeta. Una "Stella luminosa", come lo definì già nel 1960 mons. don Antonio Lavitola. (S.V.) Scheda biografica - Don Aldo è stato ordinato sacerdote a ventiquattro anni, dall'indimenticato mons. Pasquale Quaremba, vescovo della diocesi (allora denominata) di Anglona e Tursi. La cerimonia si è svolta il 15 agosto 1955 nella chiesa "San Tommaso" di Chiaromonte, paese dov'è nato il 10 luglio 1931, in provincia di Potenza. Formatosi presso il Seminario regionale interdiocesano di Potenza e nel Seminario interregionale di Salerno, il giovane prete si è laureato nella Facoltà Teologica "San Luigi" dei MM.RR.PP. Gesuiti a Posillipo, in provincia di Napoli, il 15 gennaio 1958. Nello stesso anno è destinato a Carbone, dopo l'esperienza di parroco della chiesa "San Francesco" e di assistente ecclesiastico della Gioventù maschile dell'Azione Cattolica negli anni 1955-56 a Senise, dove ritornerà a lungo per insegnare Religione nell'Istituto tecnico commerciale, dal 1984 al 1996. Ma la sua vita è legata indissolubilmente alla parrocchia di San Luca Abate di Carbone, non soltanto come assistente ecclesiastico di Azione cattolica e direttore dell'Apostolato della preghiera e dell'Associazione chierichetti, oltre che presidente dell'Ente comunale di assistenza dal 1960 al 1964, ma in particolare come insegnante di Religione nella scuola media statale dal 1965 al 1996. Chiamato a dirigere l'Istituto di scienze religiose della diocesi di Tursi-Lagonegro, nella stessa istituzione il maturo don Aldo è stato docente di Storia della chiesa universale e locale dal 1988 al 1995. Caratterizzato da una avvincente scrittura piacevole, con condivisibili analisi socio-antropologiche, opinioni chiare e riflessioni acute, e da un personalissimo stile ironico, Don Aldo è valoroso e apprezzato autore di "Penna Paese Prete" (1968), "Parole Pensieri Periferie" 1992", "Testimone nel tempo" (due volumi del 2000 e 2007) e dell'opera "Giornale del pulpito" (usciti due dei tre volumi programmati, edizione "Il Serrapotimo", Carbone, 2005 e 2008, raccolta di articoli dal quotidiano di vita regionale Lucania, negli anni: 1997-1998-1999-2000 e 2001-2002-2003-2004), che raccolgono gran parte dei suoi articoli pubblicati nel corso del tempo da diversi quotidiani e periodici, dei quali è stato prestigioso e attivissimo collaboratore. La sua collaborazione giornalistica per la stampa e oggi pure on line, infatti, è sempre intensa, autorevole e puntuale, da osservatore attento e non indifferente neppure alle valutazioni politiche. Attualmente e da alcuni anni scrive per "Il Quotidiano della Basilicata", con un passato anche da corrispondente del quotidiano nazionale "Il Tempo" dal 1959, quando ha fondato il bollettino parrocchiale "La Stella di Carbone" (1959), seguito dal periodico indipendente di attualità "Il Serrapotamo" (nel 1968). Presentatore di istanze locali a "Mi manda Lubrano" di Rai Tre nel 1991, nello stesso anno ha incominciato a firmare la rubrica settimanale "Il vangelo della domenica" su "Lucania - Quotidiano di vita regionale", mantenendo costantemente attivo il rapporto con "La fenice - Rivista di Informazione Arte e Cultura", sin dai primi numeri.
Salvatore Verde
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