Risultati elettorali: ha vinto la Cdl di Caputo
marted́ 28 maggio 2002

Tursi - Adesso è certo e definitivo, Salvatore Caputo, 53 anni, infermiere professionale presso l’ospedale di Policoro, coniugato e con due figli, è il 27° sindaco della Città di Pierro dal dopoguerra repubblicano ad oggi, il quarto che ci ritorna a distanza di tempo, essendo già stato primo cittadino per un biennio, esattamente dal mese di luglio 1985 a giugno 1987, con una precedente breve esperienza come presidente della Comunità montana Basso Sinni. “Dopo il medico arriva sempre l’infermiere”, oppure “stanotte per festeggiare in pizzeria il neo sindaco ha mangiato la margherita”, o anche “non si ‘guida’ senza Caputo”, e si potrebbe continuare ancora con i divertissements linguistici, in realtà autentici e allegri sfottò, ascoltati dopo la mezzanotte nel centrale seggio di via Roma, quando è stata ufficializzata la schiacciante vittoria del candidato del centrodestra Salvatore Caputo (1547 voti) ai danni sia di Antonio Guida (1140), della lista centrista della Margherita, e sia di Giuseppe Modarelli (669), capolista della lista civica “Per Tursi - Solidali nel cambiamento”. Dopo le ore ventidue era chiaro il nuovo scenario politico-amministrativo delineatosi e i numerosissimi sostenitori della “Casa delle Libertà” hanno deciso di raggiungere il seggio di via Roma, attendendo l’esito ufficiale della lentissima ultima sezione scrutinata. Dopo la mezzanotte, tra canti, abbracci, sventolio di bandiere, baci e scambi di felicitazioni, si è formato un corteo di alcune centinaia di persone, con discrezione scortato dai Carabinieri, per raggiungere la sede del comitato pro-Caputo, dove il neo sindaco raggiante ma contenuto ha voluto ringraziare “proprio tutti del lavoro svolto, dell’unità ritrovata dal Polo e del successo ottenuto in forma così eclatante, perché la vittoria è di dimensioni notevoli, tanto da segnare il tracollo del centro-sinistra e nullificare improvvisazione e opportunismi”. Subito dopo una cinquantina di affezionati ha proseguito fino a notte tarda in pizzeria. Al mattino, poi, c’è stata la proclamazione degli eletti, una prima visita nel municipio e l’incontro con i funzionari capi-area, ed in serata l’incontro del sindaco con mons. Francescantonio Nolè, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro. Successivamente si è svolta l’importante riunione politica dei neo consiglieri per decidere gli assetti organigrammatici e la data di insediamento ufficiale, mentre resta confermato il raduno-comizio di ringraziamento, in piazza del Monumento, di sabato sera alle 21. E se il centro sinistra preferisce riflettere, da altri giovani candidati sconfitti giungono alcune interessanti considerazioni, come quella dello stesso Modarelli: “Gran bella esperienza comunque, e questo gruppo resterà unito anche come stimolo critico alla nuova amministrazione”; per Carmela Fusco: “Forse i tursitani non hanno compreso il nostro messaggio di novità”, mentre Rosa Sarubbi, l’unica donna eletta, conferma che “la lista si trasformerà in associazione onlus, con lo stesso nome, per operare nel sociale, come già facciamo”.

Tursi - Affiancheranno il sindaco Salvatore Caputo gli undici consiglieri di maggioranza, ben otto dei quali hanno superato ciascuno le centinaia di preferenze, e quasi tutti vi si avvicinano, che, nell’ordine, sono: Vincenzo Popia (voti 142), Giuseppe Ragazzo (140), Salvatore Cosma (135), Francesco Ottomano (124), Salvatore D’Alessandro (109), Gaetano Bruno, Dino Di Paola e Michele De Marco (102), Salvatore Cristiano (94), Giuseppe D. Labriola (92), Angelo Viviano (91), primo dei non eletti Gennaro Tauro (71). Completano il consiglio i rappresentanti della minoranza, distribuiti proporzionalmente: della lista Margherita Francesco Cirigliano e Antonio Lauria (entrambi con 115 voti), primo dei non eletti Domenico Lapolla (104), e della lista civica Rosa Sarubbi (94), primo escluso Giuseppe Cuccarese (63). Non così nette sono le collocazioni politiche nei partiti di riferimento. Infatti, se nella Margherita non ci sono problemi, già gli esponenti “civici” dovranno chiarire lo status attuale di “indipendenti”, mentre si presenta più variegata l’appartenenza nella “casa delle Libertà”, con Caputo in Fi, Popia e Bruno nell’Udc (già Ccd e Cdu), Labriola e Cosma in An, e Ragazzo, Cristiano, Ottomano, De Marco, Di Paola, D’Alessandro in fase di tesseramento.

Salvatore Verde