Salvatore Caputo, ex sindaco di Tursi, assolto dal reato di diffamazione a mezzo stampa
venerd́ 14 gennaio 2011

Salvatore Caputo, ex sindaco di Tursi, assolto dal reato di diffamazione a mezzo stampa 

"Assolto perché il fatto non sussiste", così la giudice Maria Antonietta Onorati del Tribunale di Cosenza ha motivato nei giorni scorsi  l'assoluzione con formula piena dell'ex sindaco di Tursi (nel periodo maggio 2002-07) Salvatore Caputo (all'epoca dei fatti nella Casa della Libertà, dal 2008 passato nel PD).

L'allora primo cittadino era stato querelato dai consiglieri comunali Antonio Lauria, della minoranza, e Giuseppe Labriola, nella maggioranza  con Caputo (ma poi in via di separazione), entrambi eletti nella Comunità montana Basso Sinni (rispettivamente come consigliere e assessore). I due politici erano difesi dall'avv. Giuseppe Labriola, noto penalista lucano, attuale sindaco di Tursi. La frase ritenuta diffamatoria era stata pubblicata il 15 maggio 2007 dal quotidiano regionale "Il Quotidiano della Basilicata" (che si stampa a Cosenza, da qui la competenza di quel Tribunale), in un articolo a firma di Pierantonio Lutrelli (che, a conferma della sua correttezza, aveva prodotto la registrazione dell'intervista).

Adesso il chiarimento complessivo. La frase generica "io non parlo con i cretini" è stata effettivamente pronunciata dall'imputato, ma non è dimostrabile in alcun modo che egli si riferisse ai due consiglieri Labriola e Lauria. Circostanza sempre esclusa dallo stesso Caputo, anche, ovviamente,   durante il processo. Maturata nel contesto di un'accesa polemica politica e in pieno clima elettorale, la frase era ed è da intendersi generica e non riferita a persone specifiche, ha deciso il giudice monocratico (pubblico ministero Francesco Cozzolino). Per tale ragione la fondata interpretazione assolutoria dei fatti e il verdetto conseguente.

 Salvatore Verde