I film vincitori al XII Lucania Film Festival
luned́ 15 agosto 2011

I FILM VINCITORI AL XII LUCANIA FILM FESTIVAL

La Giuria del Lucania Film Festival, composta dall'iraniano Mousa Alijani, dai francesi Gèrard Venturelli e Maila Doukouré e dall'italiano Giuseppe Marco Albano, ha proferito i suoi verdetti sui film in concorso e consegnato i sei premi della XII Edizione.

Miglior Film - "L'Eclusier". Belgio. Regia: Nicolas Boucart

Per aver saputo esprimere al meglio, rasentando la perfezione tecnica, tutta la potenzialità dell'arte cinematografica e per aver reso concreto e reale il più immaginifico e irreale dei mondi possibili.

Miglior Soggetto - "Artalde". Spagna. Regia: Asier Altuna

Miglior Fotografia  -  "Les Bessons Del Carre De Ponent". Spagna. Anna Solanas

Miglior Attore  - Nicola Nocella nel film "Omero Bello di Nonna". Italia. Regia: Marco Chiarini

Miglior Attrice - Anna Gigante nel film "Linea Nigra". Italia. Regia: Anna Gigante

Per aver dato forza, profondità ed intensità ad un ruolo in bilico tra la possibilità di essere madre e il desiderio di completare una parabola esistenziale.

Miglior Tecnica - "The Gloaming". Francia. Regia: Nobrain


TERMINATA LA DODICESIMA EDIZIONE DEL LUCANIA FILM FESTIVAL

Si è conclusa sabato 13 agosto la dodicesima edizione del Lucania Film Festival tenutosi a Pisticci nella suggestiva location del rione Terravecchia. Il Festival, che ha avuto inizio il 10, ha visto in gara quest'anno numerosi film-maker provenienti dai paesi dell'est, che hanno portato in Lucania i loro cortometraggi che sono stati seguiti con intensa partecipazione dal pubblico che di volta in volta ha ripopolato il centro storico della cittadina.Alla fine la vittoria del premio riguardante il Miglior Corto, è andato al lavoro francese "Les Clausier", che la giuria, composta da un iraniano, due francesi ed un italiano, non ha esitato a definire un capolavoro.Oltre al trofeo, il vincitore avrà la possibilità di svolgere un work-shop nella nostra regione.Ritornando alla maratona cinematografica che ha letteralmente investito Pisticci in queste quattro serate, meritano una doverosa citazione le partecipazioni di ospiti illustri come il famoso attore e regista pugliese Sergio Rubini, e la suggestiva performance di Paolo Briguglia, uno dei protagonisti del fortunato film "Basilicata coast to coast" di Rocco Papaleo.

C'era grande attesa per l'arrivo del regista e attore pugliese nella cittadina in riva al Basento giovedi 11, ed il suo incontro tenutosi sul terrazzo dell'ex orfanotrofio pisticcese, è stato un vero e proprio  trionfo. Look trasandato, affabilità e schiettezza, sono stati gli aspetti che da subito hanno calamitato l'attenzione del pubblico che pendeva letteralmente dalle sue labbra. Il temi toccati da Rubini sono stati dei più svariati, e le stilettate nei confronti delle istituzioni che credono poco e niente nella cultura, non si sono fatte certo attendere.Di diverso tenore, invece, è stata la partecipazione dell'altro grande ospite di questa edizione: Paolo Briguglia.La sua rappresentazione teatrale "Live Audio Drama" è stata l'occasione per dimostrare come il cinema ed il teatro, come in questo caso, possono essere un veicolo non indifferente per integrare chi troppo spesso viene lasciato ai margini, come i non vedenti. L'attore, annullando la comunicazione visiva e le istallazioni sceniche, ha fatto bendare il pubblico in modo tale che solo l'audio potesse comunicare sentimenti ed emozioni.

Un modo per cercare nuovi linguaggi di comunicazione in grado di annullare le differenze con la disabilità, ma anche un modo per dimostrare che siamo tutti uguali di fronte alle emozioni, a prescindere da come esse ci giungano. E cosi, dopo questa carrellata di suggestive esperienze, ieri sera si è giunti all'epilogo di una delle manifestazioni più importanti per la nostra regione. "Il Lucania Film Festival è il nostro anti depressivo contro il silenzio che attanaglia troppo spesso questa regione e, diciamocela tutta, è anche un grande atto d'amore verso la nostra comunità" ha spiegato il presidente della manifestazione, Massimiliano Selvaggi, dando appuntamento all'anno prossimo, anche se ha fatto trasparire qualche dubbio sul futuro della kermesse, che tutti si augurano possa essere sempre roseo e senza ombre.

Salvatore Cesareo

 

IL LUCANIA FILM FESTIVAL APPROFONDISCE IL DIBATTITO SULLA FILM COMMISSION CON IL DIRETTORE GENERALE DELL'APT GIANPIERO PERRI ED APRE ALLA LIBERAZIONE DEL CINEMA DALLE BARRIERE CHE NE PENALIZZANO LA FRUIZIONE PER I NON VEDENTI CON IL FELICE ESPERIMENTO DI PAOLO BRIGUGLIA

Nella sua lunga maratona attraverso i paesaggi dell'arte, della cultura e della creatività il Lucania Film Festival è riuscito anche ad aprire dei focus sull'impegno sociale e sull'attualissimo dibattito relativo alla costituzione della Film Commission in Basilicata. Teatro dello scambio di quelle idee capaci di creare ricchezza e costruire percorsi virtuosi, proposte e sinergie, il Terrazzo della Casa della Cultura con due momenti che segnano profondamente la storia di questa edizione del LFF. La kermesse ha ospitato, nel pomeriggio del terzo giorno di lavori, un convegno sul cinema senza barriere, con l'obiettivo di aprire i confini della manifestazione ai non vedenti. E' in questa direzione che s'inserisce l'esperimento di Paolo Briguglia. L'attore di Basilicata Coast To Coast ha accettato di cambiare la sua rappresentazione teatrale "Live Audio Drama" annullando la comunicazione visiva e le installazioni sceniche, mentre il pubblico veniva bendato ritrovandosi così sullo stesso piano di fruizione dei non vedenti, intervenuti al Festival attraverso il contributo dell'Uic (Unione italiana ciechi) di Basilicata. Il percorso alla ricerca di nuovi linguaggi di comunicazione in grado di annullare le differenze con la disabilità ha avuto grande successo, un impatto di sicuro effetto e proposte per una maggiore interazione con il prossimo Lucania Film Festival.

La sperimentazione di Briguglia era stata preceduta da un dibattito al quale sono intervenuti Angelo Camodeca, vice presidente regionale Uic, Mirco Mencacci, montatore d'audio e non vedente, Luciano Pegorari di Fal Vision Edizioni, una società che trascrive libri in linguaggio "braille", Filippo Solibello, conduttore di Caterpillar su Radio Due. Tema: il cinema e tutto quanto si potrebbe fare per avvicinare la sua fruizione ai disabili visivi, ma anche agli audiolesi. Il cambiamento è possibile. Bastano alcune attenzioni tecnologiche ed in sede di produzione, una maggiore apertura mentale dei fruitori e soprattutto una rinnovata consapevolezza: il mondo de disabili visivi è fatto di normalità, ed anche il non vedere diventa una normalità che si può condividere.

In serata, invece,il LFF ha nuovamente orientato il suo focus sulla Film Commission, registrando uno straordinario contributo del Direttore Generale dell'Apt, Gianpiero Perri, intervenuto in un dibattito con il Direttore Artistico dell'evento, Rocco Calandriello, l'attore Domenico Fortunato ed un pubblico che ha interagito in maniera pertinente. Al LFF Gianpiero Perri ha voluto affidare un messaggio utile a chiarire la sua posizione sulla Film Commission. "Lo dico a scanso di equivoci: mi dichiaro pubblicamente incompetente di cinema. Quello della Film Commission - ha spiegato Perri - è un tema troppo specifico per essere affidato ai generali, in questo caso all'Apt. Ritengo, pertanto, che si debba puntare su competenze ben definite. E solo perché una Film Commission non esiste che si è ritenuto di chiedere di più all'Apt. Ma la promozione turismo fa marketing, l'arte è un'altra cosa". Perri, insomma, si chiama fuori dall'ipotesi di avere un ruolo nella Film Commission, smentendo così alcune notizie circolate in questi giorni. Ma il direttore generale Apt non si sottrae dal dare un giudizio sul fermento creatosi intorno al tema. "Credo che finora - ha detto Perri - di utile ci sia stato il livello di partecipazione e confronto relativo al dibattito sulla Film Commission, per la quale i tempi sono davvero maturi e le produzioni indipendenti lo hanno dimostrato". In questo senso la sua analisi è in perfetta sintonia con quella fornita il giorno prima da Sergio Rubini. "E' per questa acquisita consapevolezza sulla serietà e complessità della questione - riprende a dire Perri - che il presidente De Filippo si sta muovendo con cautela, ma anche in maniera decisa. Credo che senza iniziative come il Lucania Film Festival non si sarebbe creato un terreno così fertile". 

Anche il Direttore Artistico del Lucania Film Festival ha colto l'occasione per precisare quale dovrà essere il ruolo dei creativi lucani nella costituzione del nuovo soggetto, annunciando una novità nel percorso di partecipazione al dibattito sul tema. "Si è composto - ha detto Rocco Calandriello - un nucleo di personalità legate al mondo del cinema in Basilicata che intende approfondire l'aspetto legato all'istituzione della Film Commission e garantire alla Commissione regionale recentemente costituita la possibilità di confrontarsi con un sistema di  operatori che intende dare il suo contributo al percorso di definitiva creazione del soggetto. La Film Commission - è l'idea di Rocco Calandriello - dovrà inserirsi in un disegno molto ampio. In esso rientrano la formazione del grande pubblico attraverso la sensibilizzazione che si può ottenere sfruttando gli eventi festivalieri e la formazione degli operatori di settore e di chi aspira ad intraprendere questa strada con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e quindi delle giovani generazioni, anche nell'ottica di una imprescindibile valorizzazione dei nuovi linguaggi di comunicazione e delle opportunità offerte dalla rete web così da stravolgere il modello accademico e classico del cinema ed evitare di presentare un'offerta obsoleta. In sintesi la Film Commission non può essere realizzata sulla testa del pubblico e degli addetti ai lavori. Occorre comprendere, inoltre, che il cinema va percepito anche come pertinenza sociale ed economica, legata alle prospettive di sviluppo del settore ed all'indotto, altrimenti creeremmo una cattedrale nel deserto, un'organizzazione che nasce già sconfitta e che difficilmente sarà in grado di interpretare al meglio le immense aspettative che in essa riponiamo". Pisticci 13/08/2011