Lirica: Rigoletto di Verdi. La musica ci aiuta a sognare
sabato 28 gennaio 2012

Lirica: Rigoletto di Verdi. La musica ci aiuta a sognare

La lirica è un universo assolutamente affascinante, corposo e denso di sfumature. Spesso si fischietta un motivetto ascoltato una volta chissà dove, senza sapere cosa sia. Quante volte abbiano  canticchiato "la donna è mobile" ignorando che sia una delle arie più belle di tutto il melodramma italiano.


La donna è mobile è la canzone che il Duca di Mantova intona nel terzo ed ultimo atto del Rigoletto, un'opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratta dal dramma di Victor Hugo Le Roi s'amuse, rappresentata a Venezia al Teatro La Fenice  l'11 marzo 1851. Il Rigoletto è la prima opera della trilogia popolare del Maestro Giuseppe Verdi assieme al Trovatore e alla Traviata. In queste tre opere sono trattate le passioni più forti che caratterizzano il genere umano: l'amore, la gelosia e la vendetta.

Ambientata nel secolo XVI a Mantova e dintorni, inizia con una festa al palazzo ducale, dove Rigoletto deforme e pungente buffone di corte, con cattiveria si burla di tutti. Egli ha una figlia segreta di nome Gilda, da lui molto amata, avuta da una donna ormai morta. Duro e crudele con tutti, con la figlia è un padre tenerissimo che si preoccupa di tenerla lontana dal mondo corrotto della corte. Per uno scherzo del destino la giovane diventa oggetto dell'attenzione del Duca di Mantova, un libertino. Improvvisamente alla festa a palazzo ducale appare il Conte di Monterone, vecchio nemico del Duca, che lo accusa pubblicamente di avergli sedotto la figlia. Rigoletto deride  il conte e Monterone maledice lui e il Duca. Questi ordina di arrestare il Conte, mentre Rigoletto, spaventato per le parole di Monterone, fugge. Le reazioni alle malefatte del buffone, da parte dei cortigiani, daranno il via ad una serie di delitti: Gilda, la figlia di Rigoletto sarà rapita e violata dal Duca; Rigoletto per vendicare l'offesa pagherà Sparafucile, un bandito, perché uccida il Duca, ma a morire, sarà l'amata figlia. Sparafucile consegna il corpo in un sacco a Rigoletto, che è soddisfatto di aver portato a compimento la vendetta. Tuttavia, quando ode in lontananza la voce del Duca che canticchia La donna è mobile, sconvolto si chiede di chi sia allora il corpo nel sacco. Lo apre e vede Gilda in fin di vita, che con un debole sussurro chiede perdono all'amato  padre e muore tra le sue braccia. Rigoletto, disperato, si rende conto che la maledizione del vecchio Monterone si è avverata.

Se siete seduti all'interno di un teatro dove sta per andare in scena il Rigoletto, sappiate che state per assistere ad un'opera ricchissima non solo di melodia ma anche di potenza drammatica. Un melodramma intenso di forti passioni come l'amore e il tradimento. Non si può vivere un solo giorno senza la musica, che ci aiuta a sognare. Tutti siamo legati a un brano che ci ricorda i momenti più belli e più  brutti del nostro vissuto, capace di disperdere la nostra inquietudine, che rende magica la solitudine e il cielo pieno di canti. Sul suo carro canta il poeta dell'universo, canta al sole,alla luna,alle stelle.
Antonella Gallicchio