Incontro con Francesco Ottomano, presidente della Pro Loco e del Centro studi Albino Pierro
domenica 13 maggio 2012

INCONTRO CON FRANCESCO OTTOMANO, PRESIDENTE DELLA PRO LOCO TURSI E DEL CENTRO STUDI ALBINO PIERRO, ANCHE CONSIGLIERE COMUNALE SUB-DELEGATO ALLA CULTURA

Una vita vissuta sempre a mille all'ora e in prima fila nell'impegno per le iniziative culturali. E' quello che Francesco Ottomano continua a fare nella Città di Albino Pierro, non appena ha preso coscienza delle grandi potenzialità di cui la sua terra è dotata. Lo incontriamo per alcune domande.

Presidente Ottomano ci dia qualche notizia biografica e come è partita la sua vicinanza alla cultura?

Sono nato nel 1956 a Tursi, dove risiedo con mia moglie Maria Pia e le nostre due figlie, che studiano a Roma. Lavoro nell'Itcgt "M. Capitolo" del mio paese in qualità di assistente tecnico del laboratorio di chimica. Da  12 anni, per la precisione dal 2001, mi sono avvicinato ufficialmente all'associazionismo per  diffondere la cultura nella comunità. Tuttavia, anche in precedenza sono sempre stato attento a  tutte quelle iniziative che valorizzassero il nostro territorio. Divenuto presidente della Pro Loco di Tursi, sono rimasto in carica fino alla mia elezione nel consiglio comunale, poi con l'incarico di assessore alla Cultura nel 2002, durante l'amministrazione del sindaco Salvatore Caputo. Voglio ricordare che la Pro Loco, quando questa venne rifondata nel 1998, era ormai "morta" dopo soli due anni di attività. A me venne affidato il difficile compito di risollevarla e di farla durare nel tempo e penso di esserci riuscito, visto che ancora oggi è un'associazione viva ed operativa, risultando stimata ed apprezzata anche a livello regionale e nazionale. A malincuore però, a causa dell'incompatibilità tra i due ruoli, quello politico-amministrativo e quello associazionistico, dovetti abbandonare la guida della Pro Loco, salvo poi riprenderla nel 2008. Nel contempo, nel 2007, è nato il Parco Letterario Albino Pierro.

Ci spieghi la struttura delle associazioni.

Innanzi tutto, voglio precisare che l'idea di costituire il Parco Letterario dedicato ad Albino Pierro nasce da un lavoro a monte, lungo e che ha richiesto molto impegno nel tempo. Nel 2000, infatti, sono entrato in possesso della custodia dei beni del poeta tursitano, conferitami da mia cugina Rita Pierro, figlia del grande Albino, in quanto mio padre e Albino Pierro erano cugini diretti. Così, mosso da un vincolo familiare e dalla forte convinzione che il lavoro svolto da questo grande personaggio potesse essere un traino indiscutibile per lo sviluppo della nostra terra, ho iniziato a cullare l'udea di questo Parco Letterario, che ha poi visto la luce  sette anni dopo. Tuttavia già nel 1998 fu proposto la sua creazione, in concomitanza con quello di Isabella Morra a Valsinni e di Carlo Levi ad Aliano. Purtroppo per noi, gli ultimi due vennero realizzati, mentre per  quello di Pierro  abbiamo dovuto faticare di più, perdendo un finanziamento cospicuo di circa un miliardo e trecento milioni. Nel 2007 siamo entrati nei Parchi Letterari, per diritto ed auto-tassandoci, con la sola ferma volontà di portare il nome del Poeta in tutto il mondo ormai. Per quanto riguarda la Pro Loco invece, mi piace ricordare che essa svolge ormai un'attività continua e costante nella nostra comunità, anche perché io sono sempre della convinzione che le associazioni vanno fatte per durare nel tempo e lavorare bene, perché la comunità non ha bisogno di "meteore" che  nascono oggi con grandi proclami e finiscono domani senza un apparente valida motivazione.

Un'osservazione condivisibile. Come sono composte le due associazioni e quali attività ricorda con orgoglio.

Il Parco Letterario Albino Pierro che presiedo è composto da Maria Rita Pierro, figlia del poeta, Luigi De Lorenzo, sindaco di Aliano e vice presidente, e Rocco Brancati, capo-redattore del Tgr Rai-Basilicata e docente universitario presso l'Ateneo lucano. In aggiunta ci sono altri cinque soci fondatori, dunque un totale di nove persone, che per il momento resteranno tali, in quanto ci siamo dati un indirizzo preciso di proseguire nel tempo questa attività, evitando infiltrazioni negative, che purtroppo, soprattutto nella nostra comunità, hanno impedito la corretta attività di un'associazione. Non a caso, infatti, i soci fondatori di questo Parco Letterario sono, eccetto me, tutti esterni all'ambiente tursitano. Nella Pro Loco, invece, i tesserati sono cinquanta e l'associazione è aperta a tutti coloro che ne vogliono fare parte con lo scopo unico di fare del bene per la collettività. Tra le iniziative che ricordo con maggiore piacere, sicuramente l'organizzazione della rappresentazione del Presepe Vivente prima nel centro storico (27 e 28 dicembre 2011, ndr) e poi a Matera, dove nell'ultima serata del 30 dicembre scorso, Tursi è stata capofila nella rappresentazione suggestiva della Natività. Questo evento, oltre che di una straordinaria bellezza, è una fonte di turismo che, per il nostro comune e per la nostra economia, può essere determinante se svolta in maniera limpida e appassionata. E penso, senza presunzione, di essere riusciti fin qui ad ottemperare a questi criteri, portando a Tursi un notevole  numero di visitatori in quel periodo dell'anno, perché turismo si può fare in ogni periodo nell'anno e non solo in estate.

Per concludere, come valuta il rapporto con le istituzioni e con le altre associazioni presenti sul territorio.

Con le altre associazioni abbiamo un rapporto aperto e costante disponibilità, basti pensare che Biagio Laragione, presidente della Protezione civile "Gruppo Lucano" di Tursi, fa parte della Pro Loco. Collaboriamo con tutti insomma, rimanendo sempre dell'idea che ogni associazione deve portare avanti un suo programma, senza accavallare o scavalcare altre associazioni, perché se ognuno di noi porta avanti con convinzione e determinazione un progetto, piccolo o grande che sia, tanti progetti unici nel loro genere fanno un grande risultato. Se invece si vengono a creare doppioni, sia di progetti che di associazioni, si viene a creare solo un danno per tutti a scapito della collettività. Inoltre, posso dire di aver mantenuto sempre ottimi legami con le amministrazioni che si sono susseguite nel corso degli anni e questo per me è fonte di enorme piacere, perché significa che le iniziative programmate ed organizzate dalle associazioni da me presiedute, hanno uno scopo importante.

Salvatore Cesareo