Intervista ad Antonio Cotugno, segretario della sezione Coldiretti di Tursi
mercoledì 01 agosto 2012

INTERVISTA AD ANTONIO COTUGNO, SEGRETARIO DELLA SEZIONE COLDIRETTI DI TURSI

Una sede tutta nuova per continuare un'avventura, che è diventata una piacevole realtà nella comunità tursitana. Merito della costanza e determinazione di uomini con idee valide e progressiste. Antonio Cotugno, segretario di zona della Coldiretti, con particolare attenzione agli uffici di Scanzano e Tursi, è colui che ha riportato l'associazione ai fasti che mai aveva raggiunto nel corso degli anni a Tursi.

Segretario Cotugno, ci parli della Coldiretti tursitana?

Da circa undici anni mi occupo della sezione di Tursi che all'inizio era composta da una sessantina di soci e non certo in condizioni ottimali. Oggi, con le tante iniziative svolte e con la buona volontà di tutti, possiamo contare circa 250 tesserati, mettendo in evidenza un exploit non indifferente, facilitato anche da una politica agricola nazionale che ha elevato la Coldiretti a un ruolo determinante nella nazione. A livello di pratiche, vengono affrontate le domande della Pac (Politica agricola comunitaria), il fiscale e tributario, con le domande del modello 730, le dichiarazione dei redditi per quanto riguarda le persone fisiche; inoltre, abbiamo  una quarantina di aziende agricole iscritte alle quali portiamo i servizi della contabilità Iva. Si aggiunga che da due anni abbiamo iniziato il discorso di "Campagna Amica" con le aziende di Tursi, 5-6 sono accreditate a livello nazionale e si possono trovare su vari siti web, mentre ogni sabato alcune di queste aziende si recano allo specifico mercatino di Matera, senza dimenticare che un'azienda tursitana è accreditata presso la bottega di Campagna Amica, inaugurata nella città dei Sassi circa un mese fa. Infine, mi piace ricordare che in visita nella nostra terra è venuto anche il presidente nazionale della Coldiretti Marini.

Un'attività intensa e proficua a quanto pare. Come è composto l'assetto amministrativo dell'associazione e come è cambiato, eventualmente, nel corso degli anni?

Nel periodo considerato, si sono susseguiti due presidenti, della durata quadriennale ed a breve rinnoveremo il direttivo e sicuramente verrà nominato un nuovo presidente, visto che l'attuale, Salvatore Francolino, è ormai in carica da due mandati. Un grande plauso va fatto a tutti coloro che hanno lavorato e lavorano incessantemente per la sezione tursitana, dal presidente all'ultimo dei consiglieri, ma è anche giusto avviare un ricambio generazionale che porti nuove idee e nuova spinta all'azione associativa. Il consiglio è formato da 11 elementi, senza dimenticare che noi prima avevamo un movimento femminile che curava molte attività che riscuotevano notevole successo durante le manifestazioni pubbliche organizzate.

L'associazione prevede un tesseramento annuale?

Si, l'associazione è gestita autonomamente, senza contributi pubblici, ma solo con il tesseramento e con i servizi annuali, che servono per la corretta attività della nostra sede.

Il rapporto con le amministrazioni e con le altre associazioni?

Direi ottimi e devo aggiungere che godiamo dell'appoggio e della stima di tutti, anche perché siamo una realtà ben radicata sul territorio, che produce e raggiunge gli obiettivi che si prefigge.

Ci sono delle manifestazioni in programma durante il periodo estivo?

Di sicuro dovremmo inaugurare la nostra nuova sede e riprendere a svolgere la sagra del percoco che tanto successo ha avuto negli anni passati, dopo l'anno sabatico appena trascorso.

Una domanda personale per concludere: quanto ha inciso, ed incide, la figura di Antonio Cotugno nella buona tenuta della Coldiretti tursitana? E lei ha più ricevuto o più dato a questa realtà?

La Coldiretti di Tursi è costituita da tutti i soci e ciascuno ha un peso, perché non va mai dimenticato che se non ci sono i soci, non ci sarebbe neanche la sezione e neppure io sarei qui. La forza della Coldiretti tursitana, quindi, sono i soci e questa non è retorica, ma la pura realtà. Certo, si potrebbe fare di più, magari credendoci un po' di più in quello che facciamo, visto che comunque i risultati ci danno sempre ragione. Uno dei miei sogni è quello di toccare quota tre-quattrocento soci con la buona volontà di tutti. Per quanto riguarda il dare-avere in questa esperienza, posso tranquillamente affermare che siamo in un bilancio di parità, visto che a Tursi devi dare sempre il massimo per ricevere quanto sperato. E devo dire che, per mia fortuna, posso ritenermi soddisfatto di quanto avuto e di quanto ho profuso in questa realtà.

Salvatore Cesareo