Incontro con Antonello Palermo, referente della sezione Aido di Tursi
giovedì 11 ottobre 2012

Incontro con Antonello Palermo, referente della sezione Aido di Tursi

Un giovane per guardare al futuro anche dell'Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule di Tursi. È Antonello Palermo, intraprendente tursitano, molto impegnato nel settore sportivo e sociale.

Ci riceve nella lavanderia di famiglia per parlarci della sezione Aido di cui è il referente.

Come e quando nasce la sezione tursitana?

La sezione nasce a Tursi nel 1997 e fa capo alla sezione provinciale presieduta da Fabiano Popia con sede a Valsinni. Appena istituita, la sezione trovò molta attenzione da parte dell'opinione pubblica, anche alla luce dell'esempio che Fabiano Popia portava ed ancora oggi porta, con grande forza nelle scuole e nelle piazze della provincia, ricordando la sua triste vicenda personale (la figlia Rosella morì ancora adolescente in un incidente stradale e i genitori acconsentirono all'espianto degli organi, ndr). Attualmente gli iscritti alla sezione cittadina sono circa cento, con maggiore presenza femminile, che mostrano sensibilità e vicinanza al nostro operato.

Quali sono le attività svolte dalla vostra sezione sul territorio? 

Tutti gli anni in tutta Italia, nel mese di ottobre l'Aido nazionale organizza le "Giornate della donazione e del trapianto", per sensibilizzare la popolazione sulle tematiche della donazione e non solo, attraverso una chiara e seria opera d'informazione, sia scientifica che solidaristica. In questa occasione e dietro una donazione, oltre a distribuire una piantina di Anthurium, simbolo della nostra associazione, provvediamo al tesseramento di nuovi soci. Quest'anno l'iniziativa si svolgerà il 13 e 14 del mese in tutte le piazze italiane.

A proposito del tesseramento, ci vuole illustrare quali sono i requisiti per diventare soci?

Per aderire alla nostra attività di donazione, si procede al tesseramento mediate una scheda dove si autocertifica che si acconsente all'espianto degli organi. Ovviamente dopo aver raggiunto la maggiore età.  L'iscrizione alla nostra associazione, grazie alla legge n° 91 del 1 aprile 1999 recante "Disposizioni in materia di prelievi e trapianti di organi e tessuti", assume valore legale ed è una valida alternativa, più semplice e funzionale, al conferimento di dichiarazione delle Asl. Ovviamente il cittadino ha la facoltà di modificare in qualsiasi momento questa sua volontà. Quello che mi rincresce sottolineare è la scarsa importanza che soprattutto nelle realtà piccole come la nostra, si da a questo tipo di attività, nonostante le varie campagna di sensibilizzazione e di informazione che vengono svolte periodicamente nelle scuole, dal presidente Popia in prima persona e con l'aiuto anche di medici, per far capire la bontà dell'azione di donazione. Per rendere l'idea di quanto detto, voglio ricordare che l'anno scorso sono stati solo due i nuovi tesseramenti effettuati dalla nostra sezione durante la "Giornata della donazione e del trapianto". L'obiettivo e la speranza sono sempre quelle di aumentare il numero, soprattutto facendo capire alla gente che dopo la nostra morte, possiamo ancora essere di aiuto agli altri, concedendo un ultimo, grande gesto di generosità tramite la donazione.

Come vi relazionate con  le altre associazioni e con l'amministrazione comunale?

Con la realtà associativa locale c'è un buon rapporto, basato sul rispetto e l'aiuto reciproco. Basti pensare che in occasione della manifestazione da tenere in il piazza il 13 e 14, ci saranno anche esponenti dell'associazione del basket e "Non solo 58", senza dimenticare che in passato abbiamo collaborato con l'Avis in molte occasioni, anche in virtù dell'intesa nazionale che intercorreva tra le due entità. Per quanto riguarda i rapporti con l'amministrazione comunale posso dire che i rapporti, se pur minimi, sono buoni, perché in fondo i nostri più stretti contatti riguardano direttamente i cittadini e non le istituzioni in sé.

Salvatore Cesareo