Policoro, i carabinieri ritrovano 400 piante di albicocche rubate
venerd́ 05 aprile 2013

Policoro, i carabinieri ritrovano 400 piante di albicocche rubate

I carabinieri di Policoro, al termine di intensa attività info-investigativa, hanno deferito in stato di libertà  G. M.M. (classe  1947), agricoltore, pregiudicato, per il reato di ricettazione di circa 400 piante di albicocche.

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia di furto di circa 500 piante di albicocche, già piantate dal legittimo proprietario, un imprenditore agricolo di Policoro, all'interno di un suo appezzamento, fatti consumati tra la sera del 23 marzo ed il pomeriggio del giorno dopo.  I militari hanno immediatamente sviluppato una intensa attività informativa, che li ha condotti il successivo lunedì (25 marzo) nell'agro di Rotondella, precisamente in località Santa Laura, all'interno del fondo di proprietà di un professionista  originario di quel comune, affittato a G.M.M.

In quel fondo, i militari constatavano che circa 400 delle 500 piante di albicocche oggetto di furto, erano state appena piantate e presentavano il nastro delle operazioni di innesto dello stesso colore di quello specificato dal denunciante relativamente alle proprie piante. Inoltre, portavano sul posto il denunciante che riconosceva con stupore e grande soddisfazione le proprie piante di cui aveva patito il furto, con un danno quantificabile in circa 2000 (duemila) euro, tra l'altro non coperto da assicurazione. A quel punto, ricorrendone i presupposti di legge, i militari del comando stazione  di Policoro, coadiuvati dai colleghi di Rotondella, sottoponevano a sequestro l'intera area, denunciando in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Matera G. m.m., il quale riferiva di aver acquistato le citate piante  da un ignaro venditore in Policoro, acquisto di cui non ha esibito alcuna certificazione.

Le indagini sono proseguite al fine di individuare la provenienza di circa ulteriori 100 (cento) piante di albicocche, di diversa qualità rispetto a quelle denunciate, messe a dimora dal denunciato all'interno del medesimo fondo sottoposto a sequestro. Nella mattinata di lunedì 1° aprile, gli investigatori rintracciavano un altro imprenditore agricolo di Policoro, il quale riconosceva le altre citate  cento piante quali proprie, di cui  denunciava  il furto consumato in data imprecisata all'interno di un suo fondo ubicato anch'esso in Policoro, limitrofo a quello del primo denunciante. L'operazione  conferma l'impegno dell'Arma nell'intensificazione dell'attività repressiva nel territorio di Policoro per contrastare, in particolare, i reati contro il patrimonio.