Il Nobel Boris Pasternak, eterno Zivago e poeta. L'anima č triste fino alla morte
mercoledě 11 settembre 2013

il Nobel Boris Pasternak, eterno Zivago e poeta. L'anima è triste fino alla morte

L'Achmatova scrisse di Pasternak: "Dotato di una perenne fanciullezza, di quella prodigalità e acutezza delle stelle, era tutta la terra suo retaggio e con tutti egli la condivise". Un artista sommo, solo così viene al mondo, come erede di tutta la terra, della sua natura, della sua storia e cultura.

Pasternak spesso paragonava la sua poesia a una spugna, che assorbe la vita solo al fine di essere spremuta. Boris Leonidovich Pasternak (1890-1960), nato a Mosca, era il figlio di artisti di talento: il padre pittore e illustratore di opere di Tolstoj, la madre una pianista molto nota. L' educazione di Pasternak iniziò in un Gymnasium tedesco moscovita ed è proseguita presso l'Università di Mosca.

Grazie all'amicizia con il compositore Scriabin, intraprese lo studio della composizione musicale che lo accompagnò  per sei anni. Ma nel 1912 rinunciò alla musica come sua vocazione di vita e andò a l'Università di Marburg, in Germania, per studiare filosofia. Dopo quattro mesi e un viaggio in Italia, tornò in Russia per dedicarsi alla letteratura.

Per il poeta l'arte è nell'erba e bisogna avere l'umiltà di chinarsi a raccoglierla, questo è stato il suo stile di vita. In quegli anni scrisse le sue prime poesie, che uscirono nell'almanacco Lirika  e mostrano l'influenza  del futurismo. Nel 1914 pubblicò la sua prima raccolta di poesie nel libro Il gemello delle nuvole, seguito da Oltre le barriere , che gli portò un riconoscimento ampio negli ambienti letterari. Dallo stesso anno fu membro del gruppo di poeti futuristi Centrifuga.

Nel 1922 Pasternak sposò Evgenija Vladimirovna Lourie, dalla quale ebbe un figlio. Divorziarono nel 1931. Seguì un secondo matrimonio nel 1934 con Zinaida Nikolaevna Neuhaus; la famiglia si trasferì nel sobborgo moscovita di Peredelkino nel 1936. Tra le sue opere sono da segnalare anche diverse raccolte di poesie, alcune delle quali nel volume Autobiografia e nuovi versi, che poté pubblicare per la prima volta solo in Italia, e Il salvacondotto, sorta di opera autobiografica riferibile non tanto alle vicende della sua vita quanto alla sua vocazione intellettuale.

Dopo la seconda guerra mondiale, Pasternak mise mano al suo primo e unico romanzo, Il dottor Živago, che si diffonderà in occidente e nel giro di pochissimo tempo tradotto in più lingue; diventerà il simbolo della testimonianza della realtà sovietica, con una scrittura drammatica e lirica:  è il testamento artistico dell'autore. Amore, sofferenza e libertà, un religioso atteggiamento verso l'uomo e il suo destino, e la estenuante ricerca della verità e della giustizia - temi cardini del romanzo -, penetrano e formano tutta l'opera di Pasternak.

Tutto ruota intorno alla guerra e alla rivoluzione nel romanzo, il tutto pervaso da un forte e urgente senso di libertà, fisica e di espressione della parola. Nel 1958, Il dottor Živago frutterà a Pasternak l'assegnazione del Premio Nobel per la letteratura, ma fu costretto dalle autorità sovietiche, dietro la minaccia di espulsione, a rifiutarlo, perché il romanzo veniva considerato dall'unione degli scrittori sovietici troppo intimista e quindi lontano dalla tradizione russa. La rinuncia accrebbe la notorietà del romanzo, ma non impedì l'isolamento dello scrittore, che morì nel 1960 e il suo funerale si è svolse in forma clandestina.

Zivago chiude con queste parole: «L'anima è triste fino alla morte...". Per l'immortale Pasternak l'aridità d'animo istruita porta al possesso di tutte le conoscenze tenute segrete dentro di sé, per il genio la propria conoscenza non condivisa con gli altri è un tormento.
Antonella Gallicchio

In ogni cosa

In ogni cosa ho voglia di arrivare sino alla sostanza. Nel lavoro, cercando la mia strada nel tumulto del cuore. Sino all'essenza dei giorni passati, sino alla ragione, sino ai motivi, sino

alle radici, sino al midollo.
Eternamente aggrappandomi al filo dei destini, degli avvenimenti, sentire,
amare, vivere, pensare, effettuare scoperte.

Boris Pasternak