La replica del sindaco Labriola all'associazione "V per Vito"
domenica 15 settembre 2013

La replica del sindaco Labriola all'associazione "V per Vito"

"Come primo cittadino sono dispiaciuto e amareggiato e ho il dovere di replicare all'associazione ‘V per Vito', che mi ha sorpreso non poco", così il sindaco di Tursi Giuseppe Labriola.

Che interviene dopo le dichiarazioni espresse dalla famiglia Gravino in una conferenza stampa (Gazzetta del 10 settembre), sulle difficoltà incontrate nell'organizzazione del terzo concerto "V per Vito" (il 2-3 agosto), in memoria del loro figlio ventinovenne deceduto in un incidente a Roma.

"Il mio chiarimento è necessario, per diradare ombre che non esistono, perché per l'appuntamento musicale c'era la mia offerta (declinata per loro motivi) addirittura della centrale piazza. Inoltre, mi sono messo a disposizione anche per l'agibilità immediata del vecchio campo sportivo, dove poi tutto si è svolto regolarmente - aggiunge il sindaco, volendo puntualizzare alcune cose -.

La villetta della Pineta, nella quale pure si sono svolte le due edizioni precedenti del concerto, non è comunale ma demaniale, ed è venuto a dirlo il Corpo forestale dello Stato (che ha negato l'autorizzazione, ndr). Anche collocata se all'interno dell'edificio della scuola Primaria, la sala di registrazione musicale (chiesta e non ottenuta, ndr) è del Comune, ma non può essere utilizzata perchè non si è conclusa la procedura di affidamento della gestione (ovviamente sarà sempre gratis per la scuola tursitana, che darà anche l'intitolazione)".

Poi un affondo inusuale, rispetto all'abituale pacatezza di Labriola: "Forse si sono lasciati prendere dalla situazione, eccedendo con la stampa, mentre riaffermavano la propria visibilità. Quanto al ventilato spostamento altrove del concerto, in caso di loro ulteriore insoddisfazione per la collaborazione, vorrà dire che ce ne faremo una ragione".

Salvatore Verde.