Il cileno Pablo Neruda, poeta tra i massimi, premio Nobel
marted́ 24 settembre 2013

Il cileno Pablo Neruda, poeta tra i massimi, premio Nobel: "Conoscere l'amore di quelli che amiamo è il fuoco che alimenta la vita, ma conoscere l'amore di coloro che non conosciamo è una sensazione ancora più grande e più bella"

La scomparsa di Pablo Neruda segna un momento particolarmente buio per la storia del Cile e del mondo latino- americano. La sua  morte avvenuta il 23 settembre 1973, a pochi giorni di distanza da quella di Salvador Allende, coincide con quella della perduta libertà. Muore la voce di un poeta che combatte per un futuro diverso e libero.

Da quel momento una grande solitudine colpisce il Cile, un paese ormai preda dei militari e del colpo di stato. Matilde Urrutia, compagna del poeta dichiarò che alla notizia dei sanguinosi avvenimenti, Neruda si lascò morire rifiutando di aprirsi alla speranza: "Venite ora a vedere la sua casa violata...venite a vedere i suoi libri ormai cenere...venite a vedere il suo corpo lì caduto, il suo immenso cuore lì rovesciato, sopra la scoria dei suoi sogni rotti, mentre continua a scorrere il sangue per le strade".

Si chiudeva così l'ottimismo nerudiano, del poeta che aveva sempre sognato per il suo popolo un futuro felice.. Ricardo Eliezer Neftalí Reyes Basoalto scelse lo pseudonimo artistico Pablo Neruda (in onore dello scrittore e poeta cecoslovacco Jan Neruda, cantore della povera gente), che in seguito gli fu riconosciuto anche a livello legale. È stato insignito nel 1971 del Premio Nobel per la letteratura. Nasce da una famiglia di pionieri, il padre era un impiegato delle ferrovie, la madre un insegnante che morì di febbre, lasciandolo orfano quando aveva solo un mese di vita. Il fascino della frontiera domina tutta la sua poesia, piogge, grandi boschi, un mondo primitivo e semplice, destinato ad avere una grande impronta nella spiritualità nerudiana.

Da quella terra e da quel silenzio iniziò il suo cammino e canto di poeta: "In questa frontiera, o far west della mia patria, nacqui alla vita, alla terra, alla poesia e alla pioggia". L'animo del poeta si colora di tinte particolarmente emotive. La solidarietà e l'amicizia saranno sempre presenti nella sua poesia grazie anche ad un avvenimento, l'umile dono di un piccolo giocattolo regalato da uno sconosciuto fanciullo: "Io sono stato un uomo fortunato, conoscere la fraternità dei nostri fratelli è una meravigliosa azione della nostra vita, conoscere l'amore di quelli che amiamo è il fuoco che alimenta la vita, ma conoscere l'amore di coloro che non conosciamo è una sensazione ancora più grande e più bella perché estende il nostro essere e comprende tutte le vite".

Nel 1923 pubblicò il suo primo volume in versi, Crepusculario, che fu apprezzato dai letterati, seguito a distanza di un anno, da Veinte poemas de amor y una canción desesperada, una raccolta di poesie d'amore, di stile erotico, dove si intrecciano la passione, la sensualità e l'erotismo, motivo che spinse alcuni a rifiutarlo. Ma proprio questa raccolta è stata riconosciuta e tuttora è una delle sue opere maggiormente valutate. Per il proprio Paese, egli ha ricoperto incarichi diplomatici e politici, anche di primo piano. Inoltre è conosciuto per la sua adesione al comunismo (per cui subì censure e persecuzioni politiche, dovendo anche espatriare), per la sua candidatura a Presidente del Cile nel 1970 e per il successivo sostegno al socialista Salvador Allende.

L'abbraccio delle idee comuniste e di solidarietà civile trovò terreno fertile in Neruda, anche per la repulsione che provava nei confronti dei soprusi compiuti dai fascisti di Francisco Franco durante gli anni della guerra civile spagnola. Nel 1930 si sposa con una olandese a Batavia. Nel 1933 è console a Buenos Aires, dove conosce Federico García Lorca. Nel 1940 viene nominato console per il Messico, dove incontra Matilde Urrutia, per cui Neruda scrive I versi del capitano.

E' eletto senatore nel 1945 e si iscrive al partito comunista. L'anno seguente, il candidato ufficiale del Partito Radicale cileno per le elezioni presidenziali, Gabriel González Videla, gli chiese di assumere la direzione della sua campagna elettorale. A questo incarico il poeta si dedicò con passione, contribuendo alla sua nomina a presidente, ma rimanendo deluso per l'inaspettato voltafaccia di Videla nei confronti proprio del Partito comunista subito dopo le elezioni. La reazione di Videla fu l'emanazione di un ordine d'arresto contro Neruda, per sottrarsi al quale il poeta fu costretto a fuggire per 13 mesi, nascosto da amici e compagni. Inoltre, Videla fece promulgare la "Ley de Defensa Permenente de la Democracia" in base alla quale il Partito Comunista cileno venne dichiarato fuorilegge e oltre 26.000 iscritti vennero cancellati dalle liste elettorali, e i rappresentanti eletti, tra cui Neruda, vennero fatti decadere dalle cariche.

Nel marzo 1949 riuscì a rifugiarsi in Argentina dopo un'avventurosa attraversata delle Ande, di cui raccontò nel discorso della cerimonia di consegna del Nobel. Sempre nello stesso anno  fugge dal Cile e viaggia nell'Unione Sovietica, in Polonia e Ungheria. Tra il 1951 e il 1952 viene in Italia, vi ritorna nel 1952 e si stabilisce a Capri. La grande stagione sentimentale nerudiana s'inaugura proprio con l'incontro con  Matilde, a lei sono dedicati i Versos Del Capitan E I Cien Sonetos De Amor, e scriverà questi versi nell'anonimato perché desiderava non offendere Delia del Carril alla quale era ancora unito. Tra le sue opere più importanti ricordiamo I venti poemi d'amore e Una canzone disperata, Il canto generale e I cento sonetti d'amore.

Dopo aver combattuto per il suo popolo, dopo aver sostenuto il socialista Allende alla carica di presidente del Cile, dopo aver lottato ed essersi fortemente opposto a coloro che opprimevano la felicità del suo popolo, dopo aver scritto versi di straordinaria bellezza, nei quali l'amore appare in tutte le sue sfumature con incanto sottile, il poeta  morì in un ospedale di Santiago poco dopo il golpe di Pinochet nel 1973, ufficialmente di tumore ma in circostanze ritenute dubbie, mentre stava per partire per un nuovo esilio. Il suo funerale fu un vero e proprio gesto di opposizione alla dittatura, un gesto di solidarietà del suo popolo, perché mentre il poeta giaceva in un letto di ospedale, il dittatore Pinochet (che aveva, con un golpe organizzato dall'esercito, ucciso in circostanze drammatiche il presidente Allende, organizzando una dittatura militare) ordinava la devastazione delle proprietà del poeta.

Nel mese di aprile del 2013 la salma di Neruda è stata riesumata a 40 anni dalla morte, il suo autista Manuel Araya dichiarò che il giorno prima della sua morte Neruda raccontò che un medico era entrato e gli aveva praticato un'iniezione, il giorno dopo le sue condizioni peggiorarono improvvisamente e morì, prima della partenza per il nuovo esilio. Gli esami radiologici e istologici effettuati rivelarono lo stato avanzato di un tumore alla prostata, ma il poeta non era in fin di vita nonostante fosse gravemente malato.

ANTONELLA GALLICCHIO

Nuda sei semplice (Cento sonetti d'amore, XXVII)

Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, strade di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.
Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l'estate in una chiesa d'oro.
Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t'addentri nel sotterraneo del mondo.
come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda.        

PABLO NERUDA