Vincenzo il "gigante" in pensione
sabato 13 dicembre 2014

Vincenzo il "gigante" in pensione

Se Tursi ha avuto per decenni un aspetto più pulito e gradevole, almeno nel chilometrico tratto di via Roma, lo si deve all'infaticabile lavoro di Vincenzo Domenico Rondinelli, affettuosamente noto a tutti come "Vincenz u Gigant". È andato in pensione dal primo di dicembre, a 66 anni (compiuti in agosto), con l'augurio davvero unanime che possa godersi a lungo questa fase della vita, nel popolato rione Piana, dove risiede.

Una figura a buon diritto collocato nell'immaginario collettivo tursitano, addirittura come elemento nel paesaggio urbano. Figlio di Nicola Rondinelli (1915-2006) e Angela Anglona Targiani (1919-1997), Vincenzo è il terzo di sette figli (Filippo, Maria Giuseppa, Maria, Piera, Delio e Emma). Single, a turno si occupano di lui le sorelle  Maria Giuseppa e Piera.

Manovale dal 1970, nove anni dopo inizia nella "nettezza urbana" e nel 1986 è assunto dal Comune, fino al 2001, quando si privatizza il servizio di raccolta dei rifiuti urbani, passando alle dipendenze delle varie ditte che si sono alternate nell'appalto (Basilicata Pulita, Avvenire, Gruppo Jula e Tecknoservice).

Puntualissimo come pochi lavoratori del pubblico impiego in ogni stagione, con i suoi attrezzi del mestiere, scopa, pala e carrellino, fermato solo dalle ostative condizioni meteo, lui è sempre stato al suo posto di lavoro, nella strada, talvolta anche in anticipo sull'orario estivo, all'alba. Sovente sorridente e fisico imponente, voce possente e andatura inconfondibile, davvero una persona bonaria d'altri tempi.

Da spazzino a netturbino a operatore ecologico, l'evoluzione linguistica e contrattuale non l'ha  colto impreparato e ha continuato a fare le cose di sempre, un lavoro che ha dato senso e motivazioni alla propri esistenza. Che le strade fossero pulite è una sacrosanta verità, mentre distribuiva sorrisi e saluti ai tanti amici, praticamente a tutti, talvolta canticchiando motivetti arcinoti della musica popolare italiana.

Personaggio unico, perché, come diceva il grande Edoardo De Filippo, "tutti siamo importanti a questo mondo". Da alcune settimane fa un certo effetto non trovarlo in attività, mancherà il suo senso dell'ordine, la meticolosità dell'operare e il suo riempire i silenzi dei passanti, automobilisti compresi. Vincenzo il Gigante ama(va) dire: "Se devi fare qualcosa o la fai bene o non la fare proprio". E non si può dargli torto, perché c'è sempre da imparare, ma proprio da tutti.

Salvatore Verde

La Gazzetta del Mezzogiorno