Furti a ripetizione a Tursi. Ignoti agiscono nelle abitazioni. Prestare la dovuta attenzione
luned́ 02 febbraio 2015

Furti a ripetizione a Tursi. Ignoti agiscono nelle abitazioni. Prestare la dovuta attenzione

Una serie incredibile di furti nelle abitazioni sta agitando la popolazione tursitana. In campagna come nella periferia, nella zona degli insediamenti artigianali come nel pieno centro abitato, non c'è luogo che sia stato risparmiato dai malviventi. Nell'ultima settimana almeno una decina di furti clamorosi, hanno segnato la vita paesana. Non si parla d'altro, la gente comincia a temere. 

Quasi mai i colpi sono stati messi a segno nel cuore della notte, sovente nel tardo pomeriggio o nella prima serata. Mai comunque in presenza di persone all'interno delle abitazioni, per fortuna. Non tutti si sono rivolti alle autorità per una regolare querela contro ignoti.
 
La refurtiva è costituita certamente dai (pochi) contanti e da oggetti di valore e di oro soprattutto, tenuti in casa, fino alla forzatura di una cassaforte. Ma l'asportazione di un armadietto intero con diverse armi da caccia, regolarmente denunciate dal proprietario, potrebbe far pensare ad altro, magari al furto su commissione, dopo una serie di atti di depistaggio.
 
Cosa stia succedendo nella Città della Rabatana non è chiaro, di certo le persone sono molto preoccupate. Si potrebbe parlare a ragion veduta di una percezione di motivata insicurezza sociale, con diffuso allarmismo urlato anche nei social network, tra amarezza, sconforto e rabbia, fino al mutamento ostentato delle abitudini ultrasecolari.
 
Nessuno lascia più le chiavi attaccate all'esterno della porta, prima di aprire si grida perfino agli sconosciuti, in caso di assenza si ha cura di chiudere in modo ossessivo tutti gli infissi. Sono certamente buone regole di prevenzione in  uso altrove e che dovrebbero valere anche  in un piccolo centro dove si conoscono tutti. Ma qui è indice di un mutamento profondo della mentalità, delle abitudini e del costume.
 
Quanto ai responsabili, difficile escludere la complicità del palo locale  rispetto a un gruppo di professionisti esterni. Di telecamere neanche a parlarne, quelle che c'erano sono inattive o tolte, poiché il loro mantenimento e funzionamento imponeva un canone, che evidentemente non è stato onorato. Magari perché troppo oneroso?

Salvatore Verde

La Gazzetta Del Mezzogiorno