Scontro nell'Udc: Ruggiero espelle Popia che fa ricorso
mercoledì 30 gennaio 2008

Tursi - Si aggroviglia la già delicata situazione all'interno del partito lucano di Pierferdinando Casini, commissariato ai massimi livelli e in fibrillazione congressuale. Ultimo caso a livello territoriale, con prevedibili strascichi, l'espulsione dall'Udc dell'ex vice sindaco tursitano Vincenzo Popia, che ha impugnato l'atto con il sostegno "politico e morale" di autorevoli esponenti di ben 13 sezioni di altrettanti comuni del materano.

Il sub commissario della provincia di Matera e consigliere regionale Vincenzo Ruggiero, tre giorni dopo la sua designazione dei vertici romani (avvenuta il 15 gennaio) ha adottato  il provvedimento traumatico di "cessazione dell'appartenenza, ai sensi dell'art. 90 dello Statuto, poiché il socio Popia si è candidato alle recenti consultazioni amministrative del 2007  in una lista civica, il cui candidato sindaco (Salvatore Caputo, ndr), tra l'altro, è da tempo esponente del Partito Democratico, contrapposta alla lista di centrodestra ove erano presenti i candidati ufficiali del nostro partito. In tal modo ha contribuito, per la confusione e la turbativa che ha generato nell'elettorato, alla sconfitta della CdL e, quindi, dell'Udc".

Il ricorso e la richiesta di chiarimento di Popia (adesso resi pubblici), sono in una dura nota inviata all'on. Cesa, segretario nazionale, all'on Tassone, commissario provinciale di Matera, oltre che alla Commissione statutaria nazionale e al commissario regionale Mancusi. Si definisce l'iniziativa "inaspettata e singolare, che mette chiaramente in luce un suo aspetto vendicativo, poiché il sub-commissario ignora volutamente che alle scorse elezioni erano presenti tre formazioni, tutte civiche. La candidatura - aggiunge Popia -  è avvenuta in una lista di chiara estrazione di centrodestra e comprendeva tutto l'esecutivo uscente eletto nella Casa delle Libertà, che Ruggiero ha tentato invano di far sfiduciare nel consiglio comunale in prossimità delle elezioni di maggio, causando lui disorientamento nell'elettorato e la vittoria del centro-sinistra. Tali azioni, con pregresse e continue ingerenze ampie e diffuse, sono lontane dall'idea moderata e cattolica (e contrastano molto con la positiva gestione dell'ex segretario provinciale Blotti), anzi palesano atteggiamenti e comportamenti di onnipotenza di chi non è abituato al confronto democratico e gestisce il potere con metodi che fanno intravedere un'anomala ipertrofia dell'ego, mirando unicamente al consenso elettorale personale, pur piccolo e incerto, e disinteressandosi sostanzialmente delle sorti del partito nel prossimo futuro".

Il provvedimento ha originato di fatto una ulteriore frattura, tanto che il consigliere nazionale Udc Peppino Dell'Aglio e altri esponenti si sono riuniti a Tursi, " per esprimere piena solidarietà a Popia e per stigmatizzare il provvedimento adottato, in sfregio ad ogni norma regolamentare e di buona politica, mettendo in discussione la non rappresentatività di Ruggiero e chiedendo formalmente la nomina di un secondo sub-commissario, di acclarata garanzia per tutti, oltre a sollecitare un incontro e la convocazione a breve di un'assemblea per discutere le problematiche del partito nonché la procedura e tempistica per la celebrazione del congresso".

L'on. Tassone, commissario provinciale, ha riferito a Popia di non sapere nulla dell'intera vicenda, che adesso seguirà nei minimi dettagli, "perché un (sub)commissario di partito non ha politicamente la licenza e le prerogative di James Bond".

Leandro Verde