Consiglio comunale: otto consiglieri approvano la surroga (in due tempi) dei nove dimissionari
giovedì 24 aprile 2008

Image Tursi - Una minoranza numerica di otto consiglieri di centro-sinistra surroga di fatto, in due tempi, gli altri nove assegnati al consiglio, i quali si erano dimessi ben due volte (il 6 e il 14 marzo, prima "contemporaneamente e con atti separati" e poi nelle forme "congiunte e contestuali"), finalizzando il loro gesto politico esclusivamente alla sospensione e allo scioglimento del Consiglio comunale. Le surrogazioni sono avvenute una il 15 marzo (Pasquale Russo, Indipendente, al posto di Annibale Santagata, ex Ds) e le altre otto ieri, mercoledì 23 aprile, con l'ingresso nei banchi della maggioranza di Domenico Lapolla, Vincenzo De Paola e Luigi D'Alessandro (in sostituzione di Ragazzo Salvatore Mario, ex Ds, Giuseppe Modarelli e Rosa Sarubbi, ex Udeur). Per l'opposizione non si sono presentati Bruno Gaetano, Santino Calciano e Dino Di Paola, primi dei non eletti della lista "Insieme per Tursi", oltre a Francesco Ottomano e Giuseppe Ragazzo, della lista "Democrazia Progresso e Libertà" (chiamati a sostituire Angelo Castronuovo, Antonio Caldararo e Antonio Lauria con Salvatore Caputo e Salvatore Cosma).

Convocato in seduta straordinaria urgente dal presidente Filippo Palermo (PD), il consiglio comunale ha celermente votato all'unanimità dei presenti (prima in nove, poi dieci, quindi undici e infine dodici) l'immediata esecutività delle deliberazioni di surroga. Al termine, il sindaco Antonio Guida (PD), anche assessore provinciale, ha spiegato i motivi di tale "consiglio storico, per le cose accadute e per le odierne modalità, rivendicando il primato della politica e della responsabilità, a fronte dei problemi che attendono soluzioni, e non perchè noi siamo attaccati alle poltrone. Nel gesto di dimettersi mancavano reali e gravi motivazioni. Attendiamo il 7 maggio, quando il Tar deciderà il destino di questa consiliatura".

Ricordiamo che la vicenda tursitana delle dimissioni, del reintegro e delle citate surroghe appare di incredibile complessità formale, procedurale e sostanziale, ed è probabilmente destinata a fare giurisprudenza, comunque vada a finire. Proviamo a sintetizzarla.

I nove consiglieri comunali si sono recati il 5 marzo presso il domicilio novasirese della segretaria comunale dove firmano e consegnano le dimissioni, protocollate il giorno dopo dal consigliere Santagata, delegato. Segue la comunicazione in Prefettura che chiede e ottiene dalla stessa segretaria chiarimenti sulle modalità delle firme dei dimissionari. Il nove marzo, il sindaco Guida e alcuni assessori annunciano in un comizio di essere "tutti a casa", dopo aver protestato in Prefettura. In data tredici, il Prefetto di Matera ritiene non efficaci le relative nove dimissioni, pertanto il presidente Palermo convoca il consiglio comunale, ritenendo valide le sole dimissioni di Santagata. Venerdì 14, i nove reiterano le dimissioni, prontamente inviate al Prefetto, ma sabato si tiene il consiglio in seconda convocazione e si procede all'unica surroga. Lunedì 17 marzo il Prefetto, sulla base di nuovi chiarimenti della segretaria comunale sospende il Consiglio comunale, nominando Emilia Felicita Capolongo commissario prefettizio. Il successivo 10 aprile, sette consiglieri della maggioranza (manca Francesco Salvatore Marra), ricorrono al Tar per la Basilicata, per l'annullamento previa sospensiva del decreto del Prefetto di Matera. Cosa che avviene il 18 aprile con decreto provvisorio del presidente della prima sezione Antonio Camozzi. Il quale ha fissato al 7 maggio la trattazione della domanda incidentale di sospensione.