Rinvio a giudizio per l'ex sindaco Caputo
mercoledì 09 luglio 2008

RINVIO A GIUDIZIO PER L'EX SINDACO CAPUTO 

Tursi - Tegola giudiziaria sulla testa di Salvatore Caputo, sanguigno ex sindaco della città della Rabatana  nel periodo dal maggio 2002 al 2007. In data 23 giugno è stato rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Cosenza, per il reato di diffamazione a mezzo stampa, con l'udienza processuale fissata per il 6 novembre prossimo innanzi alla Seconda sezione penale dello stesso tribunale monocratico di Cosenza. È accusato, infatti, di aver diffamato i consiglieri comunali tursitani Antonio Lauria e Giuseppe Labriola, su un quotidiano regionale della Basilicata (per un articolo a firma di Pierantonio Lutrelli su "Il Quotidiano", nel quale si ribadiva, in sintesi ma a chiari lettere, la volontà di non interloquire con i cretini, relativamente alla nota vicenda della costruzione del parco eolico, ndr). Entrambi i politici erano anche nel consiglio della Comunità montana Basso Sinni, rispettivamente come consigliere e  assessore. Costituitisi parte civile, i due sono patrocinati da Giuseppe Labriola, noto penalista lucano. L'ex sindaco è difeso dai legali Brigitta Caputo, sua figlia, e Francesco Viviani, di Rocca Imperiale. I fatti contestati e impugnati giudiziariamente risalgono proprio agli scampoli elettorali della passata consiliatura, quando montò un'aspra polemica politica. All'epoca, il consigliere Labriola era esponente della Casa della Libertà, come lo stesso sindaco Caputo, ma poi finirono in rotta di collisione. La proverbiale veemenza verbale di Caputo lo ha portato a travalicare i limiti consentiti e a nulla è servita la presenza di tre testimoni sentiti per avvalorare la sua tesi difensiva, sostanzialmente fondata sul fraintendimento del cronista, poiché lui non si riferiva affatto ai consiglieri citati. Ma anche di fronte alla registrazione della telefonata (tra l'allora sindaco e il giornalista) presentata in aula dall'avv. Labriola, il giudice monocratico dell'udienza preliminare, competente territorialmente, ha ritenuto del tutto sussistenti gli elementi per il rinvio a giudizio.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, 07-07-2008