Poesia e arte nel nuovo libro: "ANGLONA 2006, INIZIATIVE CULTURALI ED ARTISTICHE" |
mercoledì 24 settembre 2008 | |
Tursi - È in distribuzione non soltanto a Tursi "Anglona 2006 Iniziative culturali ed artistiche", una pubblicazione della Diocesi di Tursi-Lagonegro e del Santuario Basilica Minore Maria Ss. Regina di Anglona, curata dal Comitato festa della Madonna di Anglona, presieduto dal rettore del santuario don Pablo Javier Zorzi. Il libro di circa 110 pagine si avvale della prefazione del vescovo mons. Francescantonio Nolè e dell'ideazione e redazione dei testi operata da Giuseppe Calciano e Salvatore Gravino (buona la cronistoria del luogo), con il corredo fotografico in bianco e nero e per l'attualità a colori di Giovanni Mazzei, Salvatore Martire, Filippo Digno e Francesco D'Onofrio. "Le liberalità raccolte dalla diffusione saranno utilizzate per il recupero dell'edicola votiva ‘Croce di Anglona' (davvero in precario stato, ndr) e per le necessità del Santuario", è scritto a scanso di equivoci. Il volumetto delle edizioni ArchiviA di Rotondella, è un amorevole omaggio alla Madonna di Anglona, protettrice di Tursi e della Diocesi, e restituisce il senso della storia, della cultura e della religiosità di un luogo straordinario in Basilicata e nel Mezzogiorno d'Italia, con la testimonianza di fede e di devozione millenarie; ma ripropone anche la cronaca degli eventi culturali svoltisi sull'omonimo colle durante i festeggiamenti del 2006, appunto, da sempre culminanti l'8 settembre. Si tratta del "Recital di poesie dialettali" e della "Giornata dell'Arte ad Anglona", richiamati nel sottotitolo. Oltre ai poeti, pittori e scultori, a tali iniziative hanno collaborato a vario titolo Antonio Rondinelli (autore del contributo su "La poesia in dialetto nella letteratura italiana e a Tursi"), e Rocco Campese, Vincenzo Abitante, Maria Carmela Viviano, oltre ai musicisti Vincenzo Accattato, Rocco Di Matteo e Lindo Monaco. Dopo la memoria delle vicende storiche e del culto della Madonna di Anglona, con notizie sul santuario mariano, la seconda parte del testo propone le composizioni in dialetto (pure con traduzioni in italiano) e brevi schede biografiche degli autori: Antonio Bernardo (1948), Mario Bruno (1930), Antonio De Pizzo (Colobraro, 1946), Vincenzo Alberto Di Noia (1924), Francesco Gallicchio (1946), Giulia Guida (Nova Siri, ), Amalia Marmo (Miglionico), Giuseppe Padula (1938), Antonio Popia (1939), vincitore del "Premio Pierro" del 2005, e dell'indimenticato maestro Vincenzo Cristiano (1865-1952), nonché dello stesso Campese (1942), anche studioso del dialetto, e del poeta Antonio Valicenti (Rotondella). Spazio analogo agli artisti partecipanti all'estemporanea e collettiva di scultura e pittura: Antonio Albino (Pisticci, 1935) e Oreste Morano (Matera, 1958) e Giovanni Di Virgilio (Sant'Arcangelo di Potenza, 1946), Mariateresa Galotto (Moliterno, 1956), Michele Grieco (Montalbano Jonico, 1948), Giovanni Matarrese (Stigliano, 1951), Maria Grazia Montano (Pisticci, 1947), Maria Grazia Mormando (Policoro, 1984), il giovanissimo e promettente Giuseppe Zito (Stigliano, 1993), Emilio Gagliardi (Colobraro, 1938), con il maestro Gaetano Di Matteo (Nova Siri, 1949), oltre ai disegni di Francesco Paolo Pandolfo (Garaguso 1927-Tursi 2005), inconfondibili e struggenti. Il libro è stato stampato da Grafiche Salluce di Bernalda per le edizioni ArchiviA di Rotondella, del giornalista Battista D'Alessandro, il quale sta approntando il catalogo generale ormai di circa quaranta titoli, tutti fortemente caratterizzati dal legame con il territorio lucano, del Basso Sinni e del Materano in particolare. Leandro Verde - da LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |