Il cileno Pablo Neruda, poeta tra i massimi, premio Nobel: "Conoscere
l'amore di quelli che amiamo è il fuoco che alimenta la vita, ma conoscere
l'amore di coloro che non conosciamo è una sensazione ancora più grande e più
bella"
La scomparsa di Pablo Neruda segna un momento particolarmente
buio per la storia del Cile e del mondo latino- americano. La sua morte
avvenuta il 23 settembre 1973,
a pochi giorni di distanza da quella di Salvador
Allende, coincide con quella della perduta libertà. Muore la voce di un poeta
che combatte per un futuro diverso e libero.
Da quel momento una grande
solitudine colpisce il Cile, un paese ormai preda dei militari e del colpo di
stato. Matilde Urrutia, compagna del poeta dichiarò che alla notizia dei
sanguinosi avvenimenti, Neruda si lascò morire rifiutando di aprirsi alla
speranza: "Venite ora a vedere la sua casa violata...venite a vedere i suoi libri
ormai cenere...venite a vedere il suo corpo lì caduto, il suo immenso cuore lì
rovesciato, sopra la scoria dei suoi sogni rotti, mentre continua a scorrere il
sangue per le strade".
Si chiudeva così l'ottimismo nerudiano, del poeta che
aveva sempre sognato per il suo popolo un futuro felice.. Ricardo Eliezer
Neftalí Reyes Basoalto scelse lo pseudonimo artistico Pablo Neruda (in onore
dello scrittore e poeta cecoslovacco Jan Neruda, cantore della povera gente),
che in seguito gli fu riconosciuto anche a livello legale. È stato insignito
nel 1971 del Premio Nobel per la letteratura. Nasce da una famiglia di
pionieri, il padre era un impiegato delle ferrovie, la madre un insegnante che
morì di febbre, lasciandolo orfano quando aveva solo un mese di vita. Il
fascino della frontiera domina tutta la sua poesia, piogge, grandi boschi, un
mondo primitivo e semplice, destinato ad avere una grande impronta nella
spiritualità nerudiana.
Da quella terra e da quel silenzio iniziò il suo
cammino e canto di poeta: "In questa frontiera, o far west della mia patria, nacqui
alla vita, alla terra, alla poesia e alla pioggia". L'animo del poeta si colora
di tinte particolarmente emotive. La solidarietà e l'amicizia saranno sempre
presenti nella sua poesia grazie anche ad un avvenimento, l'umile dono di un
piccolo giocattolo regalato da uno sconosciuto fanciullo: "Io sono stato un
uomo fortunato, conoscere la fraternità dei nostri fratelli è una meravigliosa
azione della nostra vita, conoscere l'amore di quelli che amiamo è il fuoco che
alimenta la vita, ma conoscere l'amore di coloro che non conosciamo è una
sensazione ancora più grande e più bella perché estende il nostro essere e
comprende tutte le vite".
Nel 1923 pubblicò il suo primo volume in versi, Crepusculario, che fu apprezzato dai
letterati, seguito a distanza di un anno, da
Veinte poemas de amor y una canción desesperada, una raccolta di poesie
d'amore, di stile erotico, dove si intrecciano la passione, la sensualità e
l'erotismo, motivo che spinse alcuni a rifiutarlo. Ma proprio questa raccolta è
stata riconosciuta e tuttora è una delle sue opere maggiormente valutate. Per
il proprio Paese, egli ha ricoperto incarichi diplomatici e politici, anche di
primo piano. Inoltre è conosciuto per la sua adesione al comunismo (per cui
subì censure e persecuzioni politiche, dovendo anche espatriare), per la sua
candidatura a Presidente del Cile nel 1970 e per il successivo sostegno al
socialista Salvador Allende.
L'abbraccio delle idee comuniste e di solidarietà
civile trovò terreno fertile in Neruda, anche per la repulsione che provava nei
confronti dei soprusi compiuti dai fascisti di Francisco Franco durante gli
anni della guerra civile spagnola. Nel 1930 si sposa con una olandese a
Batavia. Nel 1933 è console a Buenos Aires, dove conosce Federico García Lorca.
Nel 1940 viene nominato console per il Messico, dove incontra Matilde Urrutia,
per cui Neruda scrive I versi del capitano.
E' eletto senatore nel 1945 e si iscrive al partito comunista. L'anno seguente,
il candidato ufficiale del Partito Radicale cileno per le elezioni presidenziali,
Gabriel González Videla, gli chiese di assumere la direzione della sua campagna
elettorale. A questo incarico il poeta si dedicò con passione, contribuendo
alla sua nomina a presidente, ma rimanendo deluso per l'inaspettato voltafaccia
di Videla nei confronti proprio del Partito comunista subito dopo le elezioni.
La reazione di Videla fu l'emanazione di un ordine d'arresto contro Neruda, per
sottrarsi al quale il poeta fu costretto a fuggire per 13 mesi, nascosto da
amici e compagni. Inoltre, Videla fece promulgare la "Ley de Defensa
Permenente de la Democracia" in base alla quale il Partito Comunista
cileno venne dichiarato fuorilegge e oltre 26.000 iscritti vennero cancellati
dalle liste elettorali, e i rappresentanti eletti, tra cui Neruda, vennero
fatti decadere dalle cariche.
Nel marzo 1949 riuscì a rifugiarsi in Argentina
dopo un'avventurosa attraversata delle Ande, di cui raccontò nel discorso della
cerimonia di consegna del Nobel. Sempre nello stesso anno fugge dal Cile
e viaggia nell'Unione Sovietica, in Polonia e Ungheria. Tra il 1951 e il 1952
viene in Italia, vi ritorna nel 1952 e si stabilisce a Capri. La grande stagione
sentimentale nerudiana s'inaugura proprio con l'incontro con Matilde, a
lei sono dedicati i Versos Del Capitan E
I Cien Sonetos De Amor, e scriverà questi versi nell'anonimato perché
desiderava non offendere Delia del Carril alla quale era ancora unito. Tra le
sue opere più importanti ricordiamo I
venti poemi d'amore e Una canzone
disperata, Il canto generale e I
cento sonetti d'amore.
Dopo aver combattuto per il suo popolo, dopo aver
sostenuto il socialista Allende alla carica di presidente del Cile, dopo aver
lottato ed essersi fortemente opposto a coloro che opprimevano la felicità del
suo popolo, dopo aver scritto versi di straordinaria bellezza, nei quali l'amore
appare in tutte le sue sfumature con incanto sottile, il poeta morì in un ospedale di Santiago poco dopo il
golpe di Pinochet nel 1973, ufficialmente di tumore ma in circostanze ritenute dubbie,
mentre stava per partire per un nuovo esilio. Il suo funerale fu un vero e
proprio gesto di opposizione alla dittatura, un gesto di solidarietà del suo
popolo, perché mentre il poeta giaceva in un letto di ospedale, il dittatore Pinochet
(che aveva, con un golpe organizzato dall'esercito, ucciso in circostanze
drammatiche il presidente Allende, organizzando una dittatura militare)
ordinava la devastazione delle proprietà del poeta.
Nel mese di aprile del 2013
la salma di Neruda è stata riesumata a 40 anni dalla morte, il suo autista
Manuel Araya dichiarò che il giorno prima della sua morte Neruda raccontò che
un medico era entrato e gli aveva praticato un'iniezione, il giorno dopo le sue
condizioni peggiorarono improvvisamente e morì, prima della partenza per il
nuovo esilio. Gli esami radiologici e istologici effettuati rivelarono lo stato
avanzato di un tumore alla prostata, ma il poeta non era in fin di vita
nonostante fosse gravemente malato.
ANTONELLA GALLICCHIO
Nuda sei semplice (Cento sonetti d'amore, XXVII)
Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, strade di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.
Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l'estate in una chiesa d'oro.
Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t'addentri nel sotterraneo del mondo.
come in una lunga galleria di vestiti e di
lavori:
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda.
PABLO
NERUDA
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