La città di Potenza nelle foto di Guareschi
E' suggestiva e vagamente
nostalgica la mostra filatelica fotografica e documentaria dal titolo "Potenza
nelle fotografie di Giovannino Guareschi - 1934-35" allestita presso
l'Associazione Filatelica Culturale "Isabella Morra" di Potenza. Un
viaggio nella memoria che lo scrittore e giornalista di Parma dedica alla città
capoluogo della Basilicata, nella quale settantacinque anni or sono soggiornò per
frequentare la Scuola
di allievi Ufficiali di Complemento nella Caserma Lucania. Quando era in libera
uscita, e non solo, il giovane Guareschi si dilettava con la sua macchina
fotografica a immortalare scene di vita quotidiana, atteggiamenti semplici e
talvolta grotteschi, secondo il suo stile, e il suo occhio di attento
osservatore e quindi di raffinato scrittore.
Le foto raccontano dunque uno
spaccato della storia cittadina in cui la miseria (siamo a cavallo fra le due
guerre) era l'autentica costante esistenziale. Volti di bambini e di donne in
costume tipico lucano, uomini con i vestiti della festa o coperti di stracci e fasciati
sulle gambe, la venditrice di latte, la fotografa, il contadino di ritorno
dalla campagna. Ai limiti della civiltà, i documenti iconografici testimoniano
le condizioni di vita degli abitanti di Potenza in piena epoca fascista. Non
una denuncia, quella del Guareschi, ma uno sguardo curioso e divertito, capace
di cogliere la vita comune, soprattutto dei bambini e dei ragazzi. Un viaggio
neorealista ricomposto nei clic dell'acuto creatore di Don Camillo e Peppone, il
sapiente osservatore che ha saputo trasmettere, senza alcuna retorica, una
traccia del come eravamo pur in un'epoca di povertà: ma quel che traspare è un
amore avvertito con lieve distacco, eppure partecipe.
Armando Lostaglio
|