LA DIEGESI FILMICA LUCANA di Antonio GRASSO. E'
in libreria il libro scritto a quattro mani da Salvatore e Leandro Verde (padre
e figlio). Sabato 8 giugno, nella sala consiliare del municipio di Tursi, la
presentazione al pubblico.
Non sempre una pellicola (o anche una serie) riesce a dare l'immagine
veritiera, la reale fotografia di un luogo. Tutt'altro. Spesso l'immagine che
ne vien fuori risulta sommaria e stereotipata. Specie se - nella realizzazione
di un film - si procede per sintesi, facendo leva sul sentito dire, sul
classico luogo comune o, addirittura, basandosi su un consolidato clichè. Un
po' quello che è capitato, negli anni, alla Basilicata.
Da questa "sfasatura"
citazionistica e descrittiva prende spunto il libro dal titolo "La diegesi
filmica lucana e l'immagine cliché della Basilicata", scritto a quattro mani da
Salvatore e Leandro Verde (padre e figlio), entrambi con la passione per il
cinema. Pubblicato per i tipi della "Giuseppe Laterza Edizioni", nella collana di
saggistica, il volume (pagg. 252 - euro 32) ospita una prefazione di Paride
Leporace, attuale direttore della Fondazione "Lucana Film Commission".
E
proprio Leporace sottolinea come "sulla Basilicata si è sempre scritto ed
indagato poco. E questo non mi sembra questione di poco conto per chi, in
termini estremamente documentati, ne affronta alcune domande decisive
attraverso un minuzioso lavoro di ricerca". Gli autori, infatti, "attraverso la
settima arte - fa notare sempre Leporace - ragionano su di una regione nei
fatti inventata e che sfugge, se non per lenti luoghi comuni, alla conoscenza
nazionale".
"La si cita - aggiungono gli autori in un passaggio del libro - in
quanto realtà marginale, magari additandola lontana dalla civilizzazione, quasi
un dimenticato accidente della cronaca stringente". Quando, invece, "sarebbe
giusto aspettarsi che l'arte ed il cinema siano una specchiera creativa della
realtà - spiegano ancora gli autori - esercitando quel ruolo fondamentale
consegnato dall'evoluzione umana e riconosciuto dalla storia".
Per questo, gli stessi
autori propongono - attraverso la lettura del testo - "un inedito e particolare
spunto ludico - critico, ancorché parziale, che scaturisce da una ventina di
lungometraggi contenenti, nella varietà produttiva e spettacolare, una curiosa
relazione diretta, assai precisa e giammai casuale con la Basilicata". "Proviamo
a comprendere, distinguere e soppesare quale Basilicata (veda e) racconti il
medium cinema nel vi(ll)aggio della (post)modernità, attraverso la diegesi
filmica" puntualizzano i Verde.
Per saperne di più non resta che acquistare il
volume (ancor fresco d'inchiostro), recandosi in una qualsiasi libreria
italiana (prenotabile, arriva nel giro di 48 ore ndr). Mentre sabato 8 giugno (alle
ore 19), nella sala consiliare del municipio di Tursi, alla presenza degli
autori e dell'editore, è prevista la presentazione al pubblico, con la
partecipazione di autorevoli ospiti.
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