L'attore Domenico Fortunato non si candida alle primarie del centro-sinistra in Basilicata. Le ragioni in una nota inviata tutta la stampa lucana
Caro Direttore,
negli ultimi giorni
sono stato chiamato in causa anche sul quotidiano da Lei diretto in relazione alle
candidature per le elezioni regionali. Il mio coinvolgimento va avanti da
alcune settimane ed è venuto alla ribalta delle cronache dopo che avevo chiesto
per qualche tempo riservatezza su questa vicenda.
In totale sincerità devo dirle che sono stato
contattato più volte e da più parti della nostra regione e da più colori
politici appartenenti ai diversi schieramenti e sondato sulla mia disponibilità
ad una candidatura. Fra questi desidero citare l'appassionato Gianluigi La Guardia e tanti
suoi amici di Potenza che non ha mai mollato ed il gruppo dei renziani lucani,
un gruppo di persone libere, appassionate, squisite ed entusiaste nell'impegno per il cambiamento
della Basilicata. Tutte persone degne di rispetto In particolare voglio riferirmi a tutti i renziani indistintamente del
potentino e del materano. Ed auspico che questo gruppo resti unito e lavori
unito per perseguire il bene della Basilicata.
Mi è stata chiesta la
disponibilità per la candidatura a governatore in qualità di membro della
società della società civile, per aiutare a sbrogliare la matassa intricata che
è sotto gli occhi di tutti. Ho dato la mia disponibilità anche se con tante
riserve. Prima di tutto consapevole del fatto che c'è un altro candidato
renziano doc, il sindaco di Latronico, Fausto De Maria, che ho conosciuto ed
imparato a stimare, con il quale abbiamo impostato un rapporto di lealtà e
correttezza. Fausto mi ha invitato a Latronico, dove ho trascorso alcune ore
che mi sono bastate per conoscere tante persone e sentire l'entusiasmo che gira
intorno a questo giovane sindaco ed al lavoro che si sta compiendo in quella
comunità.
Sono onorato dal pensiero che hanno avuto per me i renziani e
lusingato dai messaggi di incitamento che ho ricevuto nelle ultime ore sui social network e che conserverò da tanti
cittadini di ogni angolo della nostra regione. Per affermarmi nel mio lavoro,
per studiare e diventare un professionista ho vissuto una lunga gavetta,
basandomi solo sulle mie forze e sulle mie capacità. Ci ho messo trent'anni per
emergere ed essere considerato un buon professionista in produzioni che vengono
distribuite e trasmesse in tutto il
mondo e per diventare produttore di un film che ha ottenuto eccellenti riscontri
internazionali. Sono riuscito a realizzare i miei sogni in un mondo difficile e
pieno di ostacoli che ho superato faticando e sempre con onestà.
Il mio lavoro
è la mia passione nella vita. L'altra passione è la nostra meravigliosa terra
di Basilicata che ho avuto la fortuna di percorrere tutta in tanti anni. Il
richiamo di casa è forte ed ogni volta che sono stato chiamato in Basilicata in
trent'anni per ogni tipo di evento mi sono fatto in quattro per esserci a
titolo gratuito, anche fuori regione a rappresentarla insieme alle istituzioni,
così com'è accaduto d recente alla Milanesiana presso la Fondazione Corriere
della Sera a Milano. E continuerò a farlo ogni volta che la nostra terra ed i
cittadini lucani mi onoreranno chiedendo la mia presenza in uno dei nostri
splendidi borghi.
Non intendo essere candidato alle primarie per le elezioni
regionali della Basilicata, perché non mi piace lo spettacolo al quale sto
assistendo e perché sono pronto per un altro genere di spettacolo e di impegno,
in cui i temi principali devono essere edificanti ed in cui io debba sentirmi
al servizio della storia ed in
armonia con tutti coloro la compongono. Con questo, comunque, porto il mio rispetto a
quanti hanno inteso candidarsi alle primari e mi auguro che i veri protagonisti del
cambiamento da questo momento in poi, possano essere tutti i lucani. Nei miei
progetti rientra la Basilicata da raccontare attraverso un film ed una fiction
che spero rafforzino il senso di appartenenza alla nostra terra.
Per questo non
mi sento in competizione in una guerra fratricida dove ci si possa sentire pronti
a far scorrere il sangue e a delegittimare gli avversari solo per sentimenti
personali. L'unica casacca che sento di poter indossare con orgoglio è quella che porta i colori della Basilicata,
una terra di pace e di gente umile e dignitosa. Solo per i nostri colori lucani
si può lanciare il proprio cuore oltre l'ostacolo e continuare il cammino da
uomini liberi anche a costo di grandi
sacrifici.
Domenico Fortunato
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