Nozze
d'oro per padre Innocenzo Cuniglio di Nicola ARBIA
Padre Innocenzo
Cuniglio,
C. R., attuale Maestro dei Novizi nella Casa napoletana di San Paolo Maggiore, il
2 aprile 2010 ha
compiuto il cinquantesimo anniversario dell'ordinazione presbiteriale.
Il
16 giugno, al termine dei lavori del Capitolo della Provincia teatina
d'Italia,
alle ore 18, nel Soccorpo della Basilica napoletana di San Paolo
Maggiore, dove
sono custodite le sacre spoglie di San Gaetano, è stato ricordato
l'evento con
una solenne concelebrazione Eucaristica, presieduta da padre Innocenzo,
alla
quale hanno partecipato tutti i Padri teatini presenti a Napoli.
Padre
Innocenzo entrò nei
Teatini nel novembre 1947, a
Morlupo (Roma), dove rimase per tredici anni per completare la sua
formazione.
Emise la professione solenne nel 1958. Il 2 aprile 1960, sempre a
Morlupo, fu
ordinato sacerdote.
I superiori
del tempo lo
trattennero per due anni a Morlupo come Assistente dei ragazzi,
insegnante e
come collaboratore del Parroco. Il terzo anno lo trascorse a Roma nella
nuova Parrocchia
di San Gaetano, come vicario del parroco.
Nel 1963
partì per la
Missione teatina nel Burundi, insieme a due padri teatini spagnoli, dove
rimase
dodici anni e dove ebbe la prima nomina di
Parroco. Qui, a causa di una prima rivoluzione razziale, visse un
periodo molto
duro per l'esistenza di una grande persecuzione contro la Chiesa.
Ritornato
in Italia, dopo tre anni di permanenza nella Basilica romana di
Sant'Andrea
della Valle, nell'ottobre 1978 fu nominato parroco di Morlupo Scalo.
Nell'ottobre
1987, l'allora Amministratore Apostolico della diocesi di Tursi-Lagonegro
lo nominò parroco della Parrocchia di San Giuseppe Operaio
a San Brancato di Sant'Arcangelo (PZ), una zona nuova, con popolazione
giovanile molto accentuata, proveniente da Sant'Arcangelo e dai paesi
vicini.
Nel settembre 2008, a
causa di problemi di salute, presentò le dimissioni, accolte dal
Vescovo, mons.
Francesco Nolè. Dal 1° ottobre 2008 è stato trasferito nella Casa
napoletana di
San Paolo Maggiore, dove dal settembre 2009 è stato nominato Maestro dei
Novizi.
Padre
Innocenzo è sempre stato molto benvoluto da tutti coloro che lo hanno
conosciuto. L'affetto lo ha conquistato con tutta una vita di relazioni
profonde e con i suoi insegnamenti e il suo esempio. Le dure prove a cui
è
stato sottoposto per i problemi di salute hanno intensificato quei
sentimenti
di altruismo, di dedizione, di grande generosità e disponibilità nei
confronti
di tutti coloro che si sono trovati a chiedere il suo sostegno morale e
spirituale. È sicuramente un teatino vecchio stampo, come quelli vissuti
all'epoca di Sant'Andrea Avellino, del quale ha le stesse radici di
nascita: anche
lui è lucano, nato a Grassano, in provincia di Matera. D'altro canto,
nell'omelia, padre Innocenzo ha sottolineato di aver imparato ad
apprezzare e
ad esercitare la sua missione pastorale "secondo lo stile di san Gaetano
e
nell'imitazione dello spirito di Sant'Andrea Avellino, sacerdote Teatino
e
lucano come me, verso il quale ho nutrito, fin da giovane, una
particolare
devozione".
L'8
maggio 2007, festa della Madonna della Purezza, Patrone dell'Ordine dei
Teatini,
nel corso del quarto centenario del transito al Cielo di Sant'Andrea
Avellino,
il Vescovo di Tursi-Lagonegro gli ha conferito la Croce Pro
Ecclesia et Pontifice, per gli eccellenti meriti
acquisiti nella sua attività pastorale a Sant'Arcangelo (PZ), città che
vive
sotto il Patronato di Sant'Andrea Avellino.
In ogni
luogo dove padre Innocenzo ha svolto e svolge la sua vita pastorale ha
sempre
ricevuto l'ammirazione, l'affetto, la fiducia dei fedeli e dei suoi
confratelli.
Nicola Arbia (curatore
del sito dedicato a Sant'Andrea Avellino)
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