Quando l'amore per gli
altri si trasforma in medicina di Raffaele Pinto
Nostro Signore Gesù Cristo ce lo ha insegnato oltre
duemila anni fa: "Amatevi gli uni gli
altri come io ho amato voi".
Non si tratta solo di una massima tra le più
significative della nostra religione ma di uno stile di comportamento e
d'azione che cambia la nostra vita e la vita degli altri.
Amare significa soprattutto farsi carico, prendersi
cura delle defaillances, delle sofferenze palesi e segrete, delle angosce
esistenziali dell'altro ed in qualche modo curarle, guarirle.
Dev'essere capitato che, ragionando su questo,
alcuni uomini di buona volontà, dall'altra parte dell'oceano, hanno trovato un
modo semplice ed efficace per aiutare il proprio prossimo.
E si: perché gli Stati Uniti, da un secolo ormai
‘gendarmi del Mondo', hanno da circa dodici anni due grossi problemi: il primo
si chiama Afghanistan ed il secondo Iraq.
E da queste due lunghe, sanguinose, sostanzialmente
inutili guerre, gli USA hanno ereditato non solo una voragine nel bilancio
federale ma soprattutto una quantità apocalittica di uomini e donne (qualcosa
come oltre 260.000 persone) che soffrono di quella che, in termini tecnici, si
chiama PTSD ovvero Sindrome da disordine
per stress post-traumatico.
In pratica, i veterani, i reduci dell'Afghanistan e
dell'Iraq, anche se non direttamente colpiti nella loro integrità fisica (ma
non sempre, purtroppo) portano impresse profondamente dentro delle ferite
psicologiche che li fanno sprofondare in un abisso di isolamento e di
depressione che si trasforma in una bomba ad orologeria: molti di loro, infatti,
non resistendo ad una perdurante sensazione di mancanza di senso, di
prospettiva e di futuro, purtroppo, si tolgono la vita.
Per aiutare queste persone, allora, sono nate delle
associazioni (composte proprio da ex-soldati) che hanno fatto dell'amore, del
servizio per i più sfortunati, per i più deboli, la migliore medicina per
guarire non solo dalla PTSD ma da tante altre sofferenze psicologiche.
Attraverso sodalizi come TEAM RED, TEAM RUBICON e
soprattutto THE MISSION CONTINUES,
molti reduci che vivevano rintanati in casa, preda dei loro incubi notturni e
diurni, hanno riassaporato cosa significhi dare senso alla propria esistenza
attraverso l'aiuto agli altri.
E allora, ecco che caporali, sergenti, specialisti
dei Marines e di altri corpi d'elite si ritrovano insieme per tinteggiare e
ristrutturare dormitori pubblici, ospizi, edifici abbandonati in ancora più
abbandonate periferie urbane di Chicago, New York, Boston, etc.; eccoli ancora
in azione in occasione, magari, di uragani o di altri eventi atmosferici
eccezionali; eccoli, infine, proprio loro un tempo bisognosi di aiuto e
comprensione, intenti ad aiutare e comprendere bambini, anziani ed
handicappati.
Una bella lezione internazionale, questa, su come
l'amore, tra i tanti benefici che concede, regala all'uomo anche la doppia
salute dell'anima e del corpo.
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