Razzouki, musulmano laico alla presentazione del libro di Nello Rega "Diversi e divisi"
di Salvatore Di Gregorio
Consiglio, per un "sano senso critico", qualche lettura di Feuerbach. Perché
l'alienazione religiosa è solo un aspetto di una più radicale alienazione,
quella economica-sociale. Certamente durante la presentazione, e precisamente
nell'intervento dell'esponente della civiltà islamica (che ha rivendicato con
una punta di orgoglio di essere un "musulmano laico e comunista", ndr), se tale
dire fosse avvenuto in un luogo (città) con seguito di pubblico più numeroso
avrebbe certamente scatenato non pochi sorrisi.
Preciso. Il pensiero
comunista corre e scorre sull'ideologia marxista. "Il capitalismo" di Marx è
per i comunisti come "il Vangelo" degli Evangelisti per i cristiani ed "il
Corano" di Maometto per i musulmani. Premesso questo, ritengo inammissibile ed
inconcepibile l'affermazione di "sono un musulmano laico" ed un "comunista, un
vero comunista". Ebbene nella filosofia comunista - un comunista non può essere
né musulmano né cristiano, sia esso laico o praticante. Io non ho letto
"il Corano" l'ammetto! Il Vangelo l'ho studiato in fase di catechesi, ma il
Capitalismo l'ho letto! Per Marx la religione rappresenta l'oppio - o panacea -
dei poveri. Quindi attenti nei dibattiti a ciò che viene detto in pubblico.
Ha
ragione Nello Rega a ribadire che ci vuole coraggio a scrivere e fare delle
scelte, ma io aggiungerei che ci vuol ancora più coraggio a prendere i libri e
leggerli, perché solo chi si accultura è capace di non provocare reazioni
pericolose. Ah! Feuerbach ha colto un elemento importante della religione: "Il
fondamento della critica religiosa è: l'uomo fa la religione e non la religione
l'uomo. Infatti la religione è la consapevolezza e la coscienza dell'uomo che
non ha ancora acquisito o ha di nuovo perduto se stesso". Complimenti
all'organizzatore per il momento culturale apportato al nostro paese, anche se
a seguire certi eventi manca tanta "bella gente" (come recita Cristicchi in una
sua canzone).
Salvatore Di Gregorio
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