Tutelare i Laghi è un dovere...poetico di A. LOSTAGLIO
Monticchio. Tutelare i Laghi! E'
l'imperativo che da più parti si solleva nella società civile del Vulture,
mentre si apre la campagna estiva del tempo libero, che ancora c'è chi si
ostina a chiamare turismo. Ed è proprio sul bacino lacustre di Monticchio,
unico ed impareggiabile almeno nel Mezzogiorno, che si concentra l'attenzione per
una maggiore tutela delle acque, della salubrità e della flora sommersa, divenuta
da decenni oggetto di studio per la climatologia da parte dell'Università di
Berlino.
Particolare,
questo, che non risulta essere alquanto noto, specie
negli ambienti istituzionali predisposti
alla conoscenza del territorio. Sarebbe quindi il caso - sostengono
taluni
cultori di ambiente - che gli enti territoriali competenti proponessero
alla
struttura regionale preposta, ossia l'Arpab, di programmare opportune
analisi
da effettuarsi periodicamente sulle acque dei due Laghi, per accertarne
lo
stato di salute. I Comuni di Atella (territorialmente competente) ma
anche Rionero
in Vulture e Melfi dovrebbero in tal senso farsi promotori,
univocamente, di un
tempestivo intervento dell'Agenzia regionale per la protezione
dell'ambiente,
finalizzata ad una maggiore conoscenza delle caratteristiche
chimico-fisiche
dei due Laghi vulcanici. Una richiesta motivata anche per smentire
ipotizzabili
inquinamenti esterni dei laghi, che restano scarsamente protetti sulle
rive.
Intanto,
ambientalisti toscani di
passaggio hanno ammirato proprio l'Abbazia di San Michele che si
specchia nel
Lago Piccolo, della quale - confidano - "ignoravano quasi del tutto
l'esistenza,
un luogo sacro così maestoso ed imponente". Erano informati del Museo di
storia
naturale e della Bramea scoperta dal conte Hartig negli anni '60. Hanno
discusso di quanto avrebbe apprezzato questi laghi un regista come
Ermanno Olmi,
che gira immagini di natura impareggiabili: "il suo ultimo "Terra
madre" si dovrebbe fare ammirare nelle scuole
fin da bambini".
E ci
lasciano con un verso di Rilke: "Il
nostro compito è quello di compenetrarci/Così profondamente/Così
appassionatamente/Così dolorosamente/ Con questa terra, provvisoria e
precaria,/che
la sua essenza rinasca /invisibilmente in noi".
Monticchio e
la sua natura è luogo di
poesia, che andrebbe custodito oltre ogni misura.
Armando
Lostaglio (CineClub "De Sica" - Cinit)
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