Un regime di insaziabili arroganti, di F.S. Di Gregorio
Il Parlamento, le regioni, le province, le comunità montane e i comuni
sono la grande torta del debito pubblico che noi cittadini dobbiamo appianare.
Per capire come funziona la politica nel nostro territorio nazionale e soprattutto
in Basilicata e come ha invaso l'intera società civile è necessario sapere che
essa è ingorda e autoreferenziale, non si pone l'obiettivo del benessere comune
e della sana e trasparente amministrazione, ma esclusivamente quello di
incrementare il benessere individuale. Tutti, deputati, assessori e consiglieri
regionali, presidenti delle Comunità Montane, sindaci, portaborse e reggipanze
hanno un unico obiettivo: potenziare il proprio potere a danno di tante persone
perbene che intendono la politica come servizio al cittadino.
Chi vuol capire
il funzionamento della politica in questo periodo nella nostra Basilicata, basta
che si rechi in qualsiasi sede istituzionale, per verificare di persona,
ancora oggi, che vi sono più "persone" che pratiche per i cittadini. Una scelta
sicuramente monocratica i cui effetti sui risparmi degli Enti Locali e sulle
clientele saranno tutti da verificare. I candidati alla Presidenza della
Regione e a Sindaco delle città più popolate vengono scelti dalla "corte", che
è un sistema oligarchico dove i cittadini non hanno scampo proprio perché il
potere è centralizzato ed è garantito il godimento della reciprocità sino alla
richiesta della "marchetta" gratuita a danno del cittadino contribuente.
Questione di cultura.
Lo scrittore Ennio Flaiano racconta di un pranzo
ufficiale al Quirinale, del Presidente della Repubblica con giornalisti ed
intellettuali, e quando si arrivò alla
frutta il maggiordomo portò un enorme vassoio con delle pere molto grandi, Luigi
Einaudi disse: "prenderei una pera, ma sono troppo grandi, c'è nessuno che
vuole dividerle con me?". Tutti rimasero interdetti, sino a quando Flaiano alzò
la mano e disse "Io!". E qui finiscono i miei ricordi su Einaudi, annotò poi lo stesso scrittore. Dopo Einaudi
ha avuto inizio il periodo delle pere indivise, delle pere d'oro massiccio,
delle pere pendenti dall'albero dei balocchi.
Francesco Silvio Di Gregorio, architetto.
|