"Rabatane", patrimonio da tutelare. Siglato l'accordo di programma di tre Comuni
In
Basilicata, alcuni centri urbani hanno comuni radici storiche e unicità di tipologia
abitativa, rappresentate dai quartieri arabo-saraceni del IX-X secolo d.C.,
denominate "Rabata" o "Rabatana" (da Rabat o Ribat, oppure da Rabhàdi, Arabum tana, forse a significare un posto anche naturalmente
fortificato intorno a un luogo di culto).
Essi sono un patrimonio
architettonico e paesaggistico di indubbio valore riconosciuto, a tal punto che
le preposte istituzioni locali intendono adesso scommettere e investire sulla
loro riattualizzazione, come stimolo di crescita e di sviluppo socio-economico delle piccole
comunità dell'entroterra lucano. In tal senso, uno "schema di accordo di
programma per la tutela, recupero, promozione e valorizzazione dei quartieri
‘Rabatana', finalizzato al finanziamento di programmi integrati di sviluppo
locale", è stato appena ufficializzato dalle amministrazioni comunali di Pietrapertosa,
in provincia di Potenza, di Tricarico e Tursi, nel materano, con la
sottoscrizione congiunta della convenzione da parte dei rispettivi sindaci, Antonio Pasquale Stasi, Raffaele Marsilio e Giuseppe Domenico Labriola.
Previsto
dall'art. 34 del Decreto Legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, il protocollo
consentirà un'azione di programmazione organica e sinergica per la elaborazione
di una ricerca storica puntuale, per il
restauro e riutilizzo di edifici architettonici di pregio, implementando in
essi servizi e attività funzionali al potenziamento delle coerenti attività
turistico-culturali, e per la realizzazione di un evento storico e spettacolare
di interesse almeno regionale e nazionale, capace di rivelarsi attrattore
turistico e generatore di occupazione.
Gli enti
locali associati, ispirati al principio
della solidarietà e della equa
ripartizione degli oneri, potranno avvalersi anche delle collaborazioni di
tecnici esterni, limitatamente allo studio di fattibilità unitario ed organico
da candidare al finanziamento, dal
livello territoriale fino all'Unione Europea, mentre il responsabile unico del
procedimento generale è l'ing. Pasquale
Morisco, già responsabile dell'ufficio tecnico di Tursi, comune capofila e
soggetto promotore. Le somme assegnate a ciascun ente, dopo la ripartizione dei
finanziamenti ottenuti, saranno gestite in piena autonomia dai singoli comuni.
Salvatore
Verde
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